Se inizi un orto da zero, non è il caso di buttarti su piante troppo complicate. Più cure culturali “strane” servono, più è facile sbagliare qualcosa se non sei un esperto. D’altra parte, vorresti qualche idea diversa dai soliti pomodori e ravanelli. Ecco quindi un elenco di ortaggi facili da coltivare, a prova di novizio, spesso dimenticati in altri articoli sul tema.

1. Fagiolini

I fagiolini sono una varietà di fagiolo e, in quanto tali, arricchiscono il terreno. Per questo motivo, sono piante che crescono bene un po’ ovunque, anche in terreni poveri. L’importante è che il terreno sia morbido e drenante, nulla che non si possa ottenere con una bella vengatura.

L’unica possibile criticità dei fagiolini è la loro scarsa tolleranza al freddo e al caldo: hanno bisogno di temperature comprese tra i 10°C e i 30°C. L’ideale sarebbe seminarli a fine inverno in semenzaio, trapiantandoli in pieno campo una volta che le temperature lo consentono. In questo modo le piante hanno tutto il tempo per crescere e maturare prima dell’estate.

La primavera tanto amata dai fagiolini è anche tempo di erbacce. I fagiolini soffrono poco la concorrenza delle erbe spontanee, essendo robusti e competitivi. Usa una pacciamatura naturale per soffocare le erbacce sul nascere e lascia che la natura faccia il suo corso.

2. Scalogno

Lo scalogno è una pianta a metà tra la cipolla e l’aglio, ottimo per i soffritti delicati e le insalate. Si conserva a lungo, proprio come i suoi parenti stretti, e si coltiva quasi da solo. Essendo una pianta rustica, infatti, tollera temperature prossime allo zero ed è poco esigente in termini di coltivazione. Attenzione, però: ha bisogno di un terreno sciolto e drenante, privo di zolle e possibilmente sabbioso.

Data la sua resistenza, puoi coltivare lo scalogno pressapoco sempre. Prima dell’inverno, ti basta proteggere i bulbi sotto una piccola serra a freddo. Dopo l’inverno, comincia a piantare i bulbi tra febbraio e marzo per raccogliere prima che arrivi la stagione calda.

3. Songino

Il songino è un’insalata che resiste bene al freddo, che puoi coltivare pressapoco tutto l’anno. Come quasi tutte le insalate, è una pianta poco esigente e che si accontenta della fertilità residua. Nella rotazione delle colture, potresti coltivarla dopo pomodori/zucchine/melanzane e prima dei legumi. In gergo, si dice che è una pianta preparatrice.

Se vivi nel nord Italia, come chi affitta i nostri orti a Borgomanero, evita di seminare il songino in pieno inverno. Usa la semina a spaglio in pieno campo fino ad ottobre; dopo quest’ultima raccolta, aspetta che le temperature raggiungano i 15°C circa. In estate, aumenta la frequenza delle irrigazioni e stai attento che le piantine non fioriscano troppo presto, prima che tu possa raccoglierle.

Il grande problema del songino sono le lumache. Per scoprire come eliminarle, ti rimandiamo all’articolo dedicato.

4. Cime di rapa

Nel Sud Italia, le cime di rapa sono tra le protagoniste dell’orto invernale, essendo parenti stretti dei cavoli. Nel Nord, invece, potrebbero avere qualche problema: tollerano poco le gelate, che potrebbero rovinare il raccolto in modo irreparabile. Per risolvere il problema, ti consigliamo di scegliere una varietà precoce, da seminare in estate e raccogliere a fine autunno.

Una volta scelta la varietà giusta in base alla tua zona, ti rimane poco da fare. Prepara il terreno con una bella vangatura, così da evitare che le piogge autunnali provochino pericolosi ristagni idrici. Accertati anche che il terriccio non sia troppo ricco ed evita di concimare con lo stallatico: le cime di rapa non amano gli eccessi di azoto. La cose migliore è coltivarle dopo i pomodori, che sono invece golosi di questa sostanza.

5. Spinaci

Chiudiamo con una pianta troppo spesso ignorata, che cresce ovunque e in qualunque stagione: gli spinaci. Gli spinaci tollerano bene il freddo, non hanno bisogno di terreni molto fertili, stanno bene sia al sole sia in mezzombra. Come nel caso delle cime si rapa, temono soprattutto gli eccessi di azoto. Per evitarli, basta piantarli dopo i pomodori.

Semina gli spinaci ad aprile per raccoglierli prima dell’estate, a settembre per averli pronti entro fine autunno. Cerca di evitare i mesi più caldi e usa la pacciamatura per ridurre le infestanti.


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