Home | 5 vasi biodegradabili fai da te
Per evitare le conseguenze di gelate tardive, molti amanti di giardinaggio e orto preferiscono seminare in semenzaio. I vasetti biodegradabili rendono l’operazione di sicuro più comoda: una volta che la piantina è abbastanza cresciuta, è possibile interrarli con tutta la pianta. Non serve quindi travasare e non corri il rischio di danneggiare le radici delle piantine.
In commercio trovi diversi tipi di vasi biodegradabili. Se però preferisci riciclare quello che hai a disposizione, ecco 5 vasi biodegradabili da fare in casa.
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Gusci delle uova
Sono la soluzione più classica e forse anche la più benefica per le piante, ma richiedono un minimo di manualità. Per trasformare i gusci delle uova in vasi, devi infatti romperle in modo abbastanza regolare e lavarne l’interno. Se non elimini la pellicola interna, infatti, rischi che i gusci puzzino.
Al di là di questi piccoli intoppi, i vasetti realizzati con i gusci d’uova sono carini e ottimi per le piante più piccole. Una volta interrati nell’orto o in un vaso più grande, i gusci si decompongono e arricchiscono il terreno di calcio, sostanza importante soprattutto per le piante da frutto.
Contenitori delle uova
Se sei abituato a rompere le uova in modo troppo “anarchico” per trasformarle in vasi, usa i contenitori in cartone! Basta riempirli di substrato, seminare e aspettare: una volta cresciute le piantine, interrali tutti interi o separa i diversi vasetti per dare loro un po’ di spazio in più.
Rotoli di carta igienica
Uova e contenitori annessi hanno il difetto di essere un po’ troppo piccoli per certe piante. Se hai bisogno di vasi da semina un po’ più grandi, preparali con i rotoli di carta igienica!
- Taglia il rotolo a metà in senso orizzontale.
- Fai quattro tagli verticali ed equidistanti lungo uno dei bordi, lunghi più o meno la metà del diametro.
- Piega i quattro lembi verso l’interno, così da chiudere la parte inferiore del rotolo.
Adesso non ti resta che riempire il vasetto di substrato e usarlo per la semina.
Carta di giornale
Per realizzare vasi biodegradabili ancora più grandi, ti serve un foglio di giornale o la pagina centrale di un volantino.
- Piega il foglio in due in orizzontale.
- Posiziona una lattina di pelati al centro del foglio e arrotolacelo intorno.
- Piega il bordo inferiore del foglio verso l’interno, in modo da chiuderlo.
- Sfila la lattina.
- Piega il bordo superiore verso l’interno.
Il vasetto è pronto da riempire e da usare anche per le piante più grandi, come pomodori o insalate.
L’inchiostro fa male al terreno?
A questo punto ti starai chiedendo se sia una buona idea usare la carta di giornale: l’inchiostro non farà male al terreno? Paura legittima, ma non hai nulla da temere. Sempre che tu stia usando giornali stampati negli ultimi anni.
Un tempo, l’inchiostro dei giornali conteneva piombo, il che lo rendeva pericoloso sia per l’ambiente sia per la salute umana. Al giorno d’oggi, si seguono linee guida che prevedono un uso ridotto di derivati del petrolio e di solventi; gran parte degli inchiostri usati oggi sono a base di olio di soia.
Cartapesta
Tenendo a mente quanto visto sopra, puoi decidere di realizzare i tuoi vasi biodegradabili anche con la cartapesta. È una soluzione un po’ scomoda e laboriosa, che ti consigliamo solo se non riesci proprio a trovare un vaso della forma e delle dimensioni adatte.
Inizia preparando una colla a base di amido di mais e acqua.
- Mescola 160 grammi di acqua fredda con 2 cucchiai di amido di mais.
- Fai bollire altri 160 grammi di acqua con 1 cucchiaio di aceto e zucchero.
- Versa l’amido nell’acqua calda e fai bollire per un minuto. Continua a mescolare.
- Fai intiepidire la colla.
A questo punto ti servono tanti pezzi di carta e un palloncino delle dimensioni che desideri.
- Spennella il palloncino di colla.
- Copri con uno strato di carta.
- Spennella la carta con uno strato di colla.
- Vai avanti finché non ottieni lo spessore desiderato.
- Lascia asciugare
- Sgonfia il palloncino e rimuovilo.
Dato che la colla è a base di amido, la cartapesta si scioglierà nel terreno senza rilasciare sostanze dannose.