Internet pullula di appassionati dell’orto che cercano frutti esotici coltivabili in Italia. Grazie alla globalizzazione, infatti, è sempre più facile scoprire colori e sapori provenienti da paesi lontani. Una domanda sorge però spontanea: sarà sempre possibile – ed auspicabile – coltivare alberi da frutto provenienti da altre zone del mondo?

Non esiste una risposta sempre valida: alcune varietà di frutta esotica crescono bene anche in Italia, altre no. Nello specifico, vedremo quelle che fioriscono e fruttificano anche nel nostro Paese, perfino a Borgomanero. In alcuni casi, serve qualche sforzo per arrivare all’obiettivo. Sta a te decidere se vale la pena tentare o se preferisci virare su alberi da frutto nostrani.

Litchi o dattero cinese

I litchi o lici sono piccoli frutti originari della Cina, che puoi trovare in tutti i supermercati italiani. Sotto la scorza rugosa, i litchi nascono una polpa chiara e zuccherina, che avvolge un grosso nocciolo. Se il nocciolo è ovale, puoi tentare di seminarlo. Se invece è più piccolo e schiacciato, è probabile che sia sterile.

Se vuoi coltivare un litchi, ti conviene comprare un alberello in vivaio: appena germogliate, le piante sono delicate e muoiono per un nonnulla. Prima di trapiantare l’alberello, assicurati che il terreno sia profondo e ben drenato, ricco di sostanze nutritive. Per esserne sicuro, aggiungi un po’ di stallatico maturo al momento dell’impianto.

Posiziona il litchi in pieno sole, in un punto protetto dalle folate di vento e che sia facile da coprire in inverno. Affinché fiorisca e fruttifichi, innaffialo una o due volte al giorno.

Feijoa Mammoth

Chi cerca frutti esotici coltivabili in Italia pensa quasi sempre al mango o all’avocado. Pur essendo molto meno conosciuta di queste piante, la Feijoa Mammoth è più facile da coltivare e dà grandi soddisfazioni. Questa pianta proveniente dal Sud America resiste infatti a temperature di -10°C. I normali trattamenti per gli alberi da frutto sono più che sufficienti per farle superare l’inverno.

Come tante altre piante sudamericane, la Feijoa ama la luce e va posizionata in un’area ben soleggiata. Il terreno dovrebbe essere profondo e asciutto, con poca sostanza organica. Paradossalmente, concimare il terreno e innaffiare spesso potrebbe farle più male che bene.

La Feijoa Mammoth è autofertile, ma stai attento: diverse varietà fruttificano solo con impollinazione incrociata. Prima di comprare un altro tipo di Feijoa, informati e valuta l’acquisto di due alberelli da piantare uno accanto all’altro.

Maracuja o frutto della passione

La maracuja è il frutto della passiflora, una pianta rampicante usata anche a fini decorativi. Esistono diverse varietà di passiflora, alcune delle quali sopravvivono anche a -15°C. Il problema è che non tutte producono frutti commestibili o buoni da mangiare. La varietà che meglio concilia resistenza e gusto è la Passiflora Edulis. La Passiflora Cerulea produce piccoli frutti commestibili e ottimi per le marmellate, ma poco saporiti da mangiare da soli.

Per coltivare la passiflora hai bisogno di un punto dell’orto soleggiato, dotato di un porticato o di una rete cui possa rampicarsi. Il terriccio dev’essere ricco di sostanza organica ma comunque drenante, per evitare pericolosi ristagni idrici. La passiflora ha infatti bisogno di innaffiature frequenti, specie in estate e nei periodi più torridi.

Seminare la passiflora è semplice: ti basta partire da un frutto della passione comprato al supermercato. In questo caso, però, servono circa 2 anni per avere una pianta adulta. Se desideri tagliare i tempi, compra una pianta in vivaio o procurati un rametto per la talea.

Mango e avocado crescono nel Nord Italia?

Sia il mango sia l’avocado sono frutti esotici coltivabili nel Sud Italia con ottimi risultati. Sempre più coltivatori siciliani e calabresi si stanno buttando nell’impresa, facendo concorrenza alle classiche coltivazioni del Sud America.

Entrambe le piante resistono bene al freddo e crescono anche a temperature inferiori allo zero. Ciononostante, non le abbiamo inserite nella lista: sono pur sempre frutti tropicali e non fruttificano nel Nord Italia. Affinché ciò avvenga, entrambe le piante hanno bisogno di temperature molto più alte di quelle comuni nell’Italia settentrionale.


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