I cavoli sono tra le piante che meglio si adattano all’orto invernale: non temono il freddo e ne esistono tante varietà, alcune delle quali prosperano anche in mezzo alla neve. Il cavolo verza e i broccoli a foglia diventano addirittura più buoni, dopo una bella gelata. Vediamo quindi come funziona la coltivazione dei cavoli invernali.

Come eseguire la semina dei cavoli invernali

Per seminare i cavoli invernali devi organizzarti con largo anticipo, dato che germinazione e sviluppo della piantina richiedono tra i 90 e i 200 giorni. Se vuoi iniziare la raccolta verso ottobre/novembre, devi muoverti intorno a giugno o luglio. Per le varietà più tardive, invece, puoi spostare la coltivazione a settembre.

Nonostante i cavoli amino il fresco, iniziano a spuntare in piena estate. In quella fase, le piantine sono ancora delicate, facili vittime di siccità e insetti molesti. Se vuoi che diventino grandi e forti, devi proteggerle ed evitare il più possibile la semina a pieno campo. Usa piuttosto un semenzaio, così da tenere lontane le formiche e riparare le piantine giovani durante le ore più calde.

Quanto tempo passa tra la semina dei cavoli invernali e il loro trapianto? Dipende dalle varietà. In generale, il seme ha bisogno di circa un mese e mezzo per germogliare e formare una piantina abbastanza robusta. Per andare sul sicuro, conta quante foglie si sono già formate: devono essercene almeno 6, possibilmente 8. La piantina dovrebbe essere alta almeno 20 centimetri. Varietà come i cavolfiori devono però essere alte almeno 30 centimetri, prima di essere messe a dimora.

Come prendertene cura

Nella rotazione delle colture, la coltivazione dei cavoli invernali dovrebbe venire dopo le piante depauperanti – pomodori, zucchine, melanzane – e prima di quelle miglioratrici – legumi e piselli. Sei vuoi buttarti sulle consociazioni, piantali insieme a salvia e rosmarino: terranno lontani eventuali parassiti.

Una volta scelto l’appezzamento nel tuo orto, devi preparare il terriccio. Assicurati di lavorarlo per bene e in profondità: le radici dei cavoli sono lunghe e soffrono nei terreni troppo compatti. In questa occasione, approfittane anche per arricchire il terriccio con azoto e potassio, due sostanze fondamentali per i cavoli. La soluzione migliore è il letame maturo, ricco di nutrienti e sicuro per le radici.

Quando scegli dove piantare i tuoi cavoli invernali e prepari il terreno, assicurati anche che ci sia abbastanza spazio. Le varietà di cavolo sono quasi tutte ingombranti: sono piante da orto urbano, difficili da coltivare in balcone. Interra quindi le piantine a circa 40 centimetri l’una dall’altra, affinché non si rubino acqua e luce a vicenda. Se noti che la terra si è abbassata vicino al fusto, rincalzala in modo da tenere le radici sempre coperte.

Infine, prepara anche una buona pacciamatura invernale per tenere lontane le erbacce ed evitare che il terreno geli.

Quali sono le varietà tardive di cavoli

I cavoli hanno un problema: una volta raccolti, vanno mangiati/congelati quasi subito. Rischi quindi di avere un raccolto abbondante che non riesci a consumare, poi il nulla. Per evitare il problema, ti consigliamo di seminare diverse varietà di cavoli, alcune delle quali tardive. In questo modo avrai piante pronte da raccogliere lungo tutto l’inverno.

  • Cavolo Gintama. Questa varietà vanta un’ottima resistenza alle spaccature e al freddo, motivo per cui è trapiantabile da giugno a novembre. Una volta fatto, servono dai 3 ai 4 mesi affinché la pianta si sviluppi del tutto; puoi raccoglierlo da settembre ad aprile.
  • Verza Alaska, un nome una promessa, trapiantabile anch’essa da giugno a novembre. Impiega 4 mesi per svilupparsi, ma può rimanere in campo a lungo senza rovinarsi. Se le piante arrivano a maturazione tutte insieme, puoi quindi suddividere la raccolta in più fasi.
  • Cavolfiore Fanese Sonia. Puoi interrare le piantine da luglio fino a novembre e impiegano circa 6 mesi per arrivare a maturazione. Grazie alle grandi foglie protettive, questa varietà vanta un’ottima resistenza al gelo.

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