Per prima cosa, rompi le zolle più grosse con una forca foraterra. Dopodiché, segui i consigli visti nell’articolo dedicato a come zappare il terreno senza farsi male. Scegli quindi una zappa che sia adatta alla tua fisicità, assicurati che il terreno sia umido ma non fradicio, indossa sempre i guanti.
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Cosa succede se sminuzzi troppo il terreno
Quando lavori il terreno per alleggerirlo, devi eseguire una lavorazione di fondo accurata. Evita però di sminuzzare troppo il terreno e di ridurlo in polvere, specie se è asciutto: alla prima pioggia, rischi che la polvere si compatti e formi una spessa crosta.
2) Aggiungere sabbia
Una volta rotte le zolle, è tempo di riequilibrare la struttura del terreno. Se è molto duro, è probabile che contenga un’alta percentuale di argilla: il terreno da coltivazione ideale contiene solo il 15% di argilla, contro il 35% di un terreno argilloso. Per alleggerirlo, il primo passo è aggiungere sabbia.
La quantità precisa dipende dalla struttura del terreno che vuoi alleggerire, ma calcola circa 4 litri di sabbia per metro quadro di terreno. La sabbia migliore è la sabbia di fiume o sabbia silicea: grazie alla forma arrotondata delle sue particelle, garantisce un ottimo drenaggio e aiuta a rendere il terreno soffice.
Per aggiungere la sabbia al terreno dell’orto, basta spargerla in maniera uniforme e interrarla zappando.
3) Concimare con compost o letame
Sempre ai fini di migliorare la struttura del terreno, effettua una concimazione di fondo con compost o letame maturo. La materia organica rende il terriccio più morbido e trattiene meglio l’umidità, senza però creare sacche d’acqua. In questo modo il terreno dell’orto rimane allo stesso tempo soffice e umido, la combinazione perfetta per le nostre piante.
La concimazione andrebbe fatta tutti gli anni in autunno, anche nei terreni morbidi: aiuta infatti a reintegrare la sostanza organica persa durante primavera ed estate, così da prevenire l’impoverimento del terreno.
4) Coltivare piante da sovescio
Lasciare il terreno scoperto contribuisce a renderlo duro, purtroppo. Infatti, le radici delle piante rompono le zolle e attirano insetti, che a propria volta lavorano il terriccio. Quando tutto questo manca, gli eventi atmosferici fanno seccare e compattare il terreno, rendendolo duro. Questo capita soprattutto in inverno, quando tante persone lasciano orto e giardino scoperti.
Il sovescio serve proprio per mantenere il terreno coltivato anche in inverno e, allo stesso tempo, per nutrirlo. Consiste nel coltivare piante erbacee come il trifoglio o la veccia, che fanno da pacciamatura naturale e donano azoto al terreno.
Circa un mese prima della semina, quando le piantine non sono ancora fiorite, le si taglia e le si interra. In questo modo mantieni il terreno morbido anche in inverno e lo arricchisci di materia organica.
5) Usare una pacciamatura in paglia
Come detto sopra, lasciare il terreno scoperto lo rende vulnerabile a sole e pioggia. Benché il rischio sia maggiore in inverno, può capitare anche in estate. Per questo e per ridurre al minimo al perdita della preziosa acqua presente nel terreno, ti consigliamo di usare una pacciamatura in paglia.
Coprire il terreno intorno alle piante con uno strato di paglia ha il pregio di:
- proteggerlo dal sole in estate, evitando che formi zolle dure e difficili da lavorare;
- ridurre lo spreco di acqua e consentirti di innaffiare meno;
- nutrire e alleggerire il terreno con nuova materia organica, man mano che la paglia di decompone.
6) Coltivare nei bancali
Allestire dei bancali nell’orto impedisce di calpestare il terreno e così di compattarlo. Ciò lo rende un ottimo modo non tanto per alleggerirlo, quanto per mantenerlo morbido e preservare tutto il lavoro fatto.