Il mirto è una pianta sempreverde dai mille utilizzi: le sue foglie profumano arrosti di carne e pesce; le bacche sono l’ingrediente fondamentale per liquori e marmellate. Come creare una nuova pianta di mirto da mettere nell’orto, però? Devi rassegnarti a cercarla in vivaio o ci sono altri modi per portare un pezzo di Mediterraneo nell’orto?

Mediante seme

La soluzione più immediata è piantare i semi, almeno in apparenza. In realtà, i semi di mirto germinano solo raramente. Un po’ è colpa del tegumento, ovvero lo spesso guscio che protegge i semi. Un po’ è colpa di come siamo abituati a seminare.

Quando vogliamo seminare, siamo abituati a farlo quando incomincia a fare un pochino più caldo. I semi di alcune piante hanno però bisogno di un periodo al freddo per germogliare, proprio come la rosa canina. Ecco perché il mirto andrebbe seminato a novembre-dicembre, quando le bacche cominciano a maturare e iniziano i primi freddi.

Le piogge invernali hanno il pregio di ammorbidire il tegumento, altrimenti troppo duro per le giovani piante. Se l’inverno è passato, prova quindi a immergere i semi in un infuso freddo di camomilla per un paio di giorni. Aumenterà le chance che la semina abbia successo.

Se anche dovessero spuntare delle piantine, la semina rimane il modo peggiore per creare una nuova pianta di mirto. Queste piantine sono piccole e deboli, praticamente sterili. Prima di riuscire a raccogliere i primi frutti, devi aspettare anche 4 anni.

Mediante talea

Il modo più comune per far riprodurre il mirto è mediante talea: ha un alto tasso di successo; le piante sono più robuste; le piante così ottenute cominciano a fruttificare non appena l’apparato radicale è abbastanza sviluppato. Insomma, se hai una pianta di mirto sottomano, non c’è ragione per passare dal seme.

Per effettuare la talea del mirto, procedi in questo modo.

  1. Taglia un ramo semi-maturo e senza fiori, quindi ancora un po’ verde. Il periodo migliore è giugno, quando l’attività vegetativa è in fermento.
  2. Metti il ramo in un vaso pieno d’acqua per qualche giorno, finché non iniziano a spuntare le radici. Se vuoi favorire la radicazione della talea, usa un ormone apposito o sciogli un po’ di aspirina nell’acqua.
  3. Trasferisci la talea in un substrato composto dal 50% di sabbia e dal 50% di terreno leggermente acido.
  4. Mantieni il terreno sempre un po’ umido, aiutandoti con uno spruzzino.
  5. Attendi fino alla primavera successiva per trapiantare la talea.

Per aumentare le probabilità di successo, prepara diverse talee ricavate da piante robuste e sane.

Mediante polloni

Tra i modi per creare una nuova pianta di mirto è il meno diffuso. Per usarlo ti servono una pianta di mirto già cresciuta e un minimo di dimestichezza con queste piante, così da individuare le parti che ti interessano.

I polloni sono quei rami che si sviluppano direttamente dalle radici o dalla base del tronco. Non sono rami produttivi, quindi andrebbero eliminati per evitare che rubino energie alla pianta madre. In compenso, possono dare origine a nuove piantine, proprio come i carducci dei carciofi.

Se conosci qualcuno che possiede una pianta di mirto o ci sono piante selvatiche nella tua zona, puoi tagliare i polloni a fine primavera. Per il resto, procedi proprio come faresti con una normale talea. La primavera successiva avrai piante robuste e pronte da trapiantare, in grado di produrre frutti.

La riproduzione mediante polloni non ha veri e propri vantaggi rispetto alla talea, se non aiutare la pianta madre a crescere meglio.

Il mirto cresce anche in vaso, ma perché limitarti? Se desideri piante grandi e rigogliose, che producano tante bacche, vieni a trovarci in provincia di Novara. Orti a Tutto Gas ti aspetta con tanti orti in affitto, pronti per ospitare le tue splendide piante di mirto.

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