Dopo aver visto come far moltiplicare l’aloe vera, non ti resta che prenderti cura delle nuove piantine. Una volta predisposte le condizioni giuste, curare la pianta di aloe vera è piuttosto semplice. La chiave, però, sta proprio nel darle trovare le suddette. Vediamo come.
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Qual è l’esposizione migliore per l’aloe
Per sopravvivere, l’aloe vera ha bisogno di almeno 4 ore di luce diretta al giorno . Per farla crescere bene, però, devi garantirle un minimo di 8 ore al giorno di pieno sole. Quando scegli dove posizionarla, quindi, scegli un punto rivolto a sud e dove non ci siano piante che la coprono.
Qualora avessi un orto o un giardino con una cattiva esposizione, ti consiglio di orientarti su piante che tollerano l’ombra e la mezzombra. In alternativa, puoi coltivare l’aloe in vaso e spostarla nelle zone più soleggiate in base alla stagione.
Che temperatura sopporta l’aloe
L’aloe vera cresce a temperature comprese tra i 20°C e i 30°C, quindi i periodi ideali sono la tarda primavera, l’inizio e la fine dell’estate; durante questi mesi, la pianta sperimenta lo sviluppo più accentuato.
Benché ami i climi caldi ma temperati, in estate l’aloe vera tollera temperature fine a 40°C. In inverno, la pianta sopporta temperature di 5°C; sotto questa soglia, il gel all’interno delle sue foglie gela e la pianta muore.
Meglio tenerla in casa o fuori?
Potendo scegliere, l’aloe cresce meglio in pieno campo: se l’esposizione dello spazio verde è buona, questo le consente di ricevere molta più luce di quella che le arriverebbe in casa. D’altra parte, tenere l’aloe fuori casa diventa problematico in inverno, quando le temperature iniziano a scendere.
Se vivi in una zona temperata, dove non si scende mai sotto lo zero, limitati a coprire le piante di aloe con un telo di tessuto non tessuto. Se invece vivi in aree più fredde e ne hai la possibilità, è meglio tenere le piante di aloe in casa o quanto meno in un posto riparato dalle correnti, come un balcone o un terrazzo.
Quanto bagnare la pianta di aloe
Nonostante l’interno gelatinoso delle foglie potrebbe far pensare il contrario, l’aloe vera ha bisogno di irrigazioni sporadiche e teme i ristagni idrici. Il terreno di coltivazione dev’essere sciolto, possibilmente con un substrato di argilla espansa; se temi che il terriccio sia troppo pesante, alleggeriscilo con la perlite.
La pianta di aloe va bagnata quando il terreno è asciutto, sempre quel tanto che basta per inumidirlo. In primavera e in autunno, è probabile che basti la pioggia per fornirle l’acqua di cui ha bisogno. In estate, invece, potresti doverla innaffiare più volte a settimana.
Quando hai intenzione di raccoglierne le foglie, interrompi l’irrigazione per almeno 7 giorni: migliora la qualità del gel.
Quale acqua usare
Per bagnare l’aloe vera usa sempre acqua filtrata o, quanto meno, fatta riposare per tutta la notte. L’acqua del rubinetto è spesso ricca di cloro e di calcare, sostanze che rallentano lo sviluppo della pianta.
Cosa fare se l’aloe diventa marrone
Le cause per cui l’aloe diventa marrone sono:
- Ha ricevuto troppo sole diretto. Per quanto la pianta ami la luce diretta, il sole estivo potrebbe essere eccessivo per la pianta e bruciarne le foglie. In questo caso, le foglie saranno secche e potresti vedere anche delle macchioline Coprila durante le ore più calde.
- È stata colpita da una gelata. Se le foglie sono marroni e molli e sta facendo molto freddo, è probabile che la gelatina all’interno delle foglie si sia congelata. Per rimediare, ti rimandiamo all’articolo su come recuperare una pianta gelata.
- Ha ricevuto troppa acqua. Quando l’aloe viene innaffiata troppo, le foglie si scuriscono e diventano molli, oltre che un po’ raggrinzite; lo stesso succede agli steli e potrebbe comparire della muffa sul terreno. Innaffia meno.
Quando rinvasarla
Soprattutto all’inizio, l’aloe vera cresce molto velocemente. Quando le radici riempiono il vaso, questo va cambiato; di solito, l’aloe andrebbe rinvasata ogni 1-2 anni. Per evitare il sovraffollamento, ricorda inoltre di tagliare eventuali piante figlie, che ruberebbero spazio ed energia alla pianta madre.