Un giorno vai a controllare le tue splendide piante dell’orto e le trovi un po’ stanche, come se fossero senza energia. Man mano che il tempo passa, noti degli strani filamenti gialli tra le foglie e attorcigliati intorno al fusto. Si tratta della cuscuta, la temibile pianta parassita senza radici già vista nell’articolo sulle malattie del basilico.

Com’è fatta e come si elimina la cuscuta?

Cos’è la cuscuta e perché è pericolosa

Come detto sopra, la cuscuta è una pianta parassita senza radici. O meglio, priva di radici nel senso comune del termine, se non nelle primissime fasi della sua vita.

L’infestazione di cuscuta inizia quasi sempre dal terreno: i semi germogliano a terra e sviluppano delle piccole foglie verdi, attaccate a un lungo stelo. Lo stelo comincia a girare su se stesso, fin quando non capta un’altra pianta. A quel punto, l’infestante si aggrappa alla malcapitata e incomincia il calvario.

La cuscuta “adulta” è del tutto priva di foglie, quindi non può eseguire la fotosintesi clorofilliana; per sopravvivere, deve per forza succhiare il nutrimento di altre piante. Per questo motivo, gli steli sono soprattutto gialli o rossi. Quel che è peggio, però, è che la cuscuta adulta è anche priva di radici.

Se dovessi avere la sfortuna di imbatterti nella cuscuta, noterai che molti rami spuntano da quelli della pianta ospite. Il merito è degli austori, le “radici” della cuscuta; invece di affondare nel terreno, si aggrappano a rami e foglie. In questo modo la pianta prosciuga l’ospite e la soffoca pian piano, stritolandola in una fitta rete senza uscita.

Eliminare la cuscuta? Un’impresa quasi impossibile

Se dovessi trovare strane piantine filiformi nell’orto, strappale via immediatamente: ti risparmierai tanti problemi. Eliminare la cuscuta in modo naturale, senza uccidere le piante ospiti, è infatti un’impresa epica.

La prima regola è non lasciare mai che la cuscuta fiorisca, mai. I fiori della cuscuta sono bianchi e a  campanella, raggruppati in mazzetti. Nel momento in cui questi rilasciano i semi, la guerra è persa o quasi. I semi sono infatti minuscoli e basta un soffio di vento per diffonderli. Per di più, sopravvivono nel terreno perfino per 10 anni.

Non appena vedi le prime tracce di cuscuta, inizia a strappare tutti i rametti che trovi. Non basterà a eliminare la pianta in toto, che continuerà a rispuntare dopo ogni strappo. In compenso, ridurrai i danni per le piante ospiti ed eviterai che si diffonda. Purtroppo non è finita qui.

Non puoi eliminare la cuscuta come elimini le altre infestanti: la lotta può andare avanti per anni. Se l’infestazione è molto circoscritta, a fine estate elimina il terreno. Altrimenti, coltiva cerali vernini come l’orzo o il frumento: la cuscuta non li ama, preferisce le leguminose. In primavera, trinciali e interrali un paio di settimane prima di coltivare.

Anche negli anni successivi, privilegia le piante a ciclo autunnale e invernale.

La cuscuta ha anche proprietà positive?

La cuscuta è un cataclisma per gli orti urbani e per le coltivazioni, ma ha anche dei pregi. La si usa soprattutto in fitoterapia, per regolare la minzione e contro le infiammazioni cutanee. Si possono usare i rami sia per preparare decotti sia freschi, per impacchi da mettere direttamente sulla zona infiammata. La medicina cinese usa molto i semi di cuscuta.

Nel caso in cui volessi coltivarla, evita di farlo nell’orto o nelle vicinanze di altre piante, all’infuori di quelle che sacrificherai. La semina avviene in semenzaio; una volta che si è sviluppata la piantina, mettila accanto a quella ospite e aspetta: la cuscuta farà tutto da sola. Per nutrirla e innaffiarla, dovrai nutrire e innaffiare la pianta ospite.

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