La salvia è una delle aromatiche più amate, sia quando si parla di orto sia quando si parla di piante da tenere sul balcone. Tante persone si limitano a comprare piantine già grandi in vivaio, se non addirittura al supermercato. Esiste un modo alternativo per far moltiplicare questa aromatica. Una volta fatto, come trapiantare la salvia nel modo migliore?

Si può seminare la salvia?

Partiamo dai modi per far moltiplicare la salvia. Probabilmente ti starai chiedendo se si possa seminare la salvia, proprio come si fa per l’erba cipollina o per altre erbe. La risposta è sì, la salvia si può seminare. C’è però un’ottima ragione, se nessuno lo fa: i semi di salvia hanno una germinalità bassissima.

Proprio come nel caso della lavanda o della rosa canina, seminare la salvia è possibile ma poco conveniente. Molti dei semi non germinano e quelli che lo fanno impiegano molto tempo. La moltiplicazione per talea è di sicuro la scelta migliore, là dove possibile.

Se ti trovi costretto far moltiplicare la salvia per seme, prepara un piccolo semenzaio a inizio primavera. I semi di salvia hanno infatti bisogno di un clima caldo e di sole. Interra circa tre semini per vasetto, a più o meno 3 millimetri di profondità. Inumidisci il terriccio con uno spruzzino e aspetta.

I semi di salvia impiegano da 10 giorni fino a 6 settimane per germinare, quindi non ti scoraggiare se sulle prime non vedi nulla. Mantieni il terriccio sempre umido ma non bagnato e fai uscire la condensa che si forma nel semenzaio: le muffe sono un nemico pericoloso per la salvia e per i semi in generale.

Molti dei semi non daranno alcun frutto. Prima di vedere cosa fare con le piantine spuntate, invece, passiamo alla talea.

Come fare la talea della salvia

Far moltiplicare la salvia per talea è una soluzione di gran lunga più semplice e veloce, se hai a disposizione una pianta madre da cui partire. Inoltre ti consente di avere proprio la varietà di salvia scelta, mentre nei semi ci possono essere contaminazioni genetiche da altre piante.

Puoi eseguire la talea della salvia quasi tutto l’anno, anche se i mesi migliori sono aprile e ottobre, quindi primavera e autunno. Per fare la talea procedi in questo modo.

  1. Usa una cesoia ben affilata per tagliare un ramo di 10-15 centimetri da una pianta di almeno 2 anni. Assicurati che le lame siano disinfettate, per evitare la trasmissione di malattie alla pianta. I rami migliori sono quelli giovani.
  2. Elimina tutte le foglie, tranne 4 o 5 in cima al ramo.
  3. Se lo desideri, immergi la punta della talea in un po’ di ormone radicante. Non è obbligatorio, ma facilita la radicazione.
  4. Pianta il ramo in un vasetto pieno di terriccio da semina.
  5. Mantieni la talea in un luogo riparato e a mezzombra, con il terreno sempre umido. Coprila anche con una mezza bottiglia di plastica, a mo’ di serra. Assicurati però di far uscire la condensa circa una volta al giorno.

Se tutto va bene, le talee saranno pronte da trapiantare in un paio di mesi. Vediamo come.

Trapiantare la salvia

Una volta ottenuta la piantina di salvia, che sia per seme o per talea, bisogna trapiantarla. Se sei incerto sul luogo preciso, ti rimandiamo all’articolo sulle consociazioni delle aromatiche. Assicurati comunque che la pianta riceva tanto sole e che il terriccio sia sciolto, tendente al sabbioso.

Ricorda che le radici della nuova pianta di salvia sono ancora giovani, quindi è importante che il terriccio sia morbido e accogliente. Esegui una vangatura profonda e rompi tutte le eventuali zolle; se necessario, aggiungi un po’ di sabbia per alleggerire il terriccio. In questo modo l’apparato radicale della pianta si potrà sviluppare in libertà. Per favorire il processo, innaffia subito.

Se hai intenzione di trapiantare più piante di salvia o di metterla vicina ad altre piante, lasciale almeno 40 centimetri per lato: la salvia tende a diventare molto grande. Lasciare una buona distanza tra le piante riduce inoltre il rischio di malattie come l’oidio, comuni nella salvia.

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