La concimazione invernale è quella concimazione da fare quando fa freddo e il terreno è a riposo, essenziale per restituire sostanze nutritive all’orto o al giardino. Di solito la si esegue tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, quando il terreno non si è ancora indurito per le gelate ed è lavorabile. Come farla?

Perché concimare quando fa freddo

La concimazione invernale ha due possibili finalità:

  • dare nutrienti a piante come i cavoli invernali, che crescono e si sviluppano in questa stagione e che non vanno in riposo vegetativo;
  • migliorare la struttura del terreno approfittando del riposo invernale.

Concentriamoci sulla seconda finalità, ovvero quella preparatoria. Lo scopo ultimo della concimazione invernale è interrare tutta una serie di nutrienti, affinché il terreno abbia tutto il tempo per metabolizzarli e digerirli.

Durante i mesi invernali, il freddo e il ghiaccio innescano meccanismi biologici che non si verificano quando fa caldo. Le piante sono poche e l’orto è dominato da una ricca microfauna, fatta di microrganismi aerobici e anaerobici.

Grazie a questi meccanismi, alla fine dell’inverno il terreno rimane morbido e ricco di materia organica, con tanti sali che nutriranno le nuove piante. Inoltre, questo è il momento migliore per correggere il pH di terreni troppo acidi o troppo alcalini, in vista della bella stagione.

Quale concime usare in inverno

Quando si parla di concimazione invernale, la parola d’ordine è “cessione lenta”. Ricorda che non ci sono piante da concimare, se non le leguminose da sovescio. Un concime liquido andrebbe quasi sicuramente sprecato: non migliorerebbe la struttura del terreno e, prima della nuova semina, sarebbe già stato lavato via dalla pioggia.

Se hai del buon tè di bokashi, usalo per le piante da appartamento, che vanno innaffiate e concimate tutto l’anno.

Per concimare in inverno, ti servono concimi organici che ci mettano tanto tempo per decomporsi e facili da distribuire: humus, compost, letame, stallatico sono le soluzioni più classiche; ottimi anche la cornunghia e il sangue secco.

Distribuisci il concime sul terreno umido in modo uniforme usando un rastrello o uno spandiconcime. A questo punto, innaffia tutti i giorni per una settimana circa, affinché il concime possa penetrare bene nel terreno.

Cosa va concimato

Se il terreno è incolto in vista del riposo vegetativo, non devi farti grossi problemi: puoi concimare tutto e, anzi, è auspicabile che tu lo faccia. Se invece ci sono delle piante perenni o degli ortaggi invernali? In questo caso, dipende dalla pianta.

Ortaggi invernali

Gli ortaggi invernali vanno concimati secondo le esigenze del singolo ortaggio; ad esempio, i cavolfiori vanno concimati pressapoco un mese dopo il diradamento; il cavolo nero, invece, andrebbe concimato ogni 8 settimane circa.

Piante perenni e siepi

Le piante perenni, come ad esempio l’alloro, vanno concimate una volta all’inizio dell’inverno. Le modalità sono quelle viste sopra: concime organico a cessione lenta, che restituisca al suolo le sostanze nutritive perse durante la bella stagione. La quantità di concime dipende dal tipo di pianta e dal tipo di concime; una pianta adulta ha bisogno di 150 grammi circa di concime, di solito.

Alberi da frutto

La concimazione fa parte del trattamento invernale delle piante da frutto: questi alberi amano i concimi ricchi di magnesio, manganese e boro; insieme ai macronutrienti, questi garantiscono uno sviluppo corretto della pianta e una buona fioritura.

Terreno da semina

Nella seconda metà dell’inverno, verso il mese di febbraio, è un ottimo momento per preparare i primi appezzamenti da seminare a inizio primavera. In questo caso, è importante che il terreno sia vangato bene e che il concime sia distribuito nei primi 20 cm di profondità. I concimi migliori sono il letame maturo e lo stallatico.


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