Il modo in assoluto migliore per concimare le piante è usare il compost, ovvero una miscela di materia organico del tutto decomposto. Si tratta di un concentrato di nutrienti per le piante, che rigenera il terreno e ne migliora la struttura.

Molte persone con un orto preparano il proprio compost. Se non hai un orto o un giardino, puoi comunque farlo? Ebbene sì: in questo articolo vedremo come funziona il compostaggio domestico nel dettaglio.

Cosa significa “compostare”

“Compostare” significa trasformare i rifiuti organici in concime mediante un processo di decomposizione controllata. Diversamente che in natura, il compostaggio prevede un attento equilibrio tra i diversi tipi di sostanza organica, affinché la decomposizione sia rapida e il risultato sia un composto sicuro per le piante.

Per ottenere i risultati di cui sopra, si usano solo alcuni tipi di rifiuti organici misti a terriccio e rametti. Inoltre, il processo è sempre aerobico e il compost viene mescolato periodicamente: queste due cose favoriscono la proliferazione di microrganismi utili, mentre riducono il rischio che si formino muffe e colonie di insetti dannosi.

Quando aggiungono i lombrichi all’equazione, si parla di humus di lombrico, un concime ancora più ricco e benefico del compost.

Il compostaggio domestico puzza?

Il compostaggio prevede l’utilizzo di rifiuti organici, primi tra tutti quelli che di solito buttiamo nell’umido: non c’è il rischio che puzzi, specie se fatto in un ambiente domestico? Se fatto bene, il compost non dovrebbe mai puzzare.

La puzza di decomposizione principalmente tre origini:

  • mancanza di ossigeno;
  • eccesso di azoto;
  • decomposizione troppo lenta.

Le cause di questi problemi possono essere diverse, ma di solito si possono ricondurre a questi errori nel fare il compost:

  1. non viene mescolato abbastanza, il che riduce la quantità di ossigeno presente al suo interno;
  2. è in un contenitore dove non passa abbastanza ossigeno;
  3. è troppo umido, il che favorisce la formazione di muffe;
  4. è troppo asciutto, il che rallenta la decomposizione;
  5. contiene carne, che si decompone lentamente e puzza;
  6. contiene grassi e acidi (latte e agrumi, ad esempio), che rallentano la decomposizione;
  7. è tenuto in un posto troppo freddo.

Fai una carrellata di tutti questi punti: il motivo per cui il tuo compost domestico puzza è tra questi.

Come fare il compost sul balcone

Il compost non dovrebbe puzzare, è vero, ma è comunque sconsigliabile tenere la compostiera in un luogo chiuso. Proprio come i funghi, anche il compost ha un odore di bosco poco compatibile con la vita in appartamento; dopo un po’ potrebbe venire a noia, per quanto gradevole. La cosa migliore è tenere la compostiera sul balcone o comunque all’esterno.

In linea teorica, per il compostaggio domestico basta un contenitore da tenere in un angolo che si possa coprire, così da evitare che vi entrino gli insetti. Se però vuoi fare le cose per bene e facilitare il processo, ti consigliamo di usare una compostiera ad hoc.

I prezzi delle compostiere da balcone variano in base alle funzioni e alle dimensioni. Di solito, le compostiere di questo tipo sono dotate di filtri che bloccano gli odori, il che ti permette di tenerle anche all’interno (cosa che sconsigliamo comunque). I composter migliori sono inoltre suddivisi in piani, così da consentire l’allevamento dei lombrichi e la produzione di humus.

Alternative al compost tradizionale

Se il compost tradizionale è troppo lento e limitante per i tuoi gusti, puoi orientarti sul compost di bokashi. Trovi tutti i dettagli nell’articolo linkato ma, in breve, è un tipo di compost anaerobico che consente di usare anche carne e ossa. Il bokashi è anche più rapido del compost tradizionale, ma richiede attrezzature specifiche.


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