Abbiamo incontrato la talea più volte parlando di orti. Alcune piante fanno fatica a riprodursi mediante seme, quindi è meglio usare la talea in acqua. D’altra parte, questa tecnica non funziona nel 100% dei casi. Vediamo quindi con quali piante puoi usare la talea in acqua e come fare.

Tipi di piante da usare

Non tutte le piante sono adatte alla riproduzione per talea e c’è di più: la talea in acqua non funziona sempre nello stesso modo. In base al tipo di pianta da te scelto, cambiano anche il periodo migliore per fare la talea e le modalità.

Piante erbacee e piante a legno tenero

Nella categoria delle piante erbacee e a legno tenero troviamo moltissime aromatiche diffusissime nell’orto, nonché piccoli arbusti come la lavanda. In questi casi, si preleva la parte apicale della pianta o un rametto immaturo e la si immerge in acqua.

Di solito, le talee verdi sono quelle che hanno più probabilità di successo, specie se il rametto proviene da piante da fiore o da aromatiche come il basilico. Essendo il rametto ancora immaturo, è facile che si sviluppi un impianto radicale in breve tempo. Stai però attento ad eventuali marciumi.

Il periodo migliore per le talee verdi è tra maggio e giugno, quando le piante escono dalla dormienza invernale.

Arbusti spoglianti e da fiore

Gli arbusti spoglianti sono i cespugli che perdono le foglie in inverno, come ad esempio la rosa canina. Le piante adulte di questo tipo hanno un fusto di legno, rami vecchi legnosi e rami giovani. Questi ultimi sono a metà tra il verde e il marrone, sono più duri di quelli delle piante erbacee ma ancora teneri.

Le talee semilegnose hanno meno probabilità di successo e il processo è un po’ più lungo. Affinché un rametto quasi del tutto maturo sviluppi un apparato radicale, possono servire perfino 4-5 mesi. Per aumentare le chance, conviene usare un ormone radicante.

Il periodo migliore per le talee semilegnose è tra luglio e settembre; la talea sarà pronta da interrare a primavera.

Piante arboree spoglianti

In quest’ultimo gruppo rientrano gli alberi che perdono le foglie in inverno e producono fiori, come il susino e il ciliegio. Ne parliamo soprattutto per completezza, dato che questo tipo di piante sono poco adatte alla talea in acqua. I rami sono legnosi, poco propensi alla radicazione; in acqua, è facile che marciscano.

Se vuoi provare a fare una talea legnosa, scegli un ramo giovane e impregna la base con dell’ormone radicante. A questo punto interra in una miscela di sabbia e torba, che dovrai mantenere sempre umida. Anche in questo caso, dovrai aspettare 4-5 mesi.

Come favorire la radicazione delle talee?

Ci sono piante particolarmente adatte alla riproduzione per talea, come le aromatiche. Con piante del genere, per favorire la radicazione ti basta scegliere un rametto sano e con delle foglie laterali. Una volta eliminate queste foglie e messo in acqua, buona parte delle radici si svilupperanno proprio dove prima c’erano le foglie.

Come detto sopra, alcune piante potrebbero fare più fatica di altre a mettere radici. In alcuni casi, si potrebbero addirittura creare dei marciumi. Per evitare che ciò accada e favorire lo sviluppo di radici nuove, aggiungi un po’ di aspirina all’acqua per la talea.

L’acido salicilico dell’aspirina protegge il rametto da parassiti e marciumi, allungandone la vita. In più, stimola la produzione di ormoni radicanti e aumenta le probabilità di successo della talea in acqua. Stai però attento a usare solo una compressa per ogni litro di acqua.

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