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La passione per il giardinaggio inizia dalle piccole cose, dai piccoli gesti che ti permettono di prenderti cura del tuo orto e della salute di tutte le sue piante.
Per quanto semplice e rilassante, coltivare un orto rigoglioso richiede grande attenzione e cura dei dettagli. Soprattutto, i giovani coltivatori devono tener conto di tre elementi fondamentali:
- La luce solare, che aiuta le piante a crescere nel modo giusto e svilupparsi fino alla comparsa dei primi frutti;
- Il terreno, che deve essere messo al riparo dagli eccessi di acqua e dagli eccessi di sole (l’orto ha bisogno di un terreno ben drenato, non troppo arido e non troppo umido);
- L’acqua, un elemento fondamentale che serve a prendersi cura delle proprie piante.
Una volta definiti i punti principali, scopriamo insieme cosa deve avere il tuo orto per potersi sviluppare nel modo giusto, cosa deve avere per assicurare un raccolto abbondante in tutte le stagioni dell’anno.
Indice Argomenti
Condizioni del suolo
Iniziamo dal suolo, la “base” di tutte le coltivazioni.
La cura del terreno condiziona significativamente il percorso di crescita delle piante dell’orto, determinando la buona – o cattiva – riuscita del raccolto. Non a caso, i coltivatori dedicano grande attenzione alla fase di preparazione del terreno, con l’obiettivo di preparare il suolo ad accogliere tutte le future colture.
Fortunatamente, non esiste un periodo ideale per iniziare a preparare il terreno. L’orto offre i suoi frutti durante tutto l’anno e, indipendentemente dalla stagione, c’è sempre un ortaggio/frutto che vale la pena seminare.
Il consiglio per chi è alle prime armi è quello di iniziare la lavorazione nel periodo intermedio tra autunno e inverno. La maggior parte degli ortaggi cresce in primavera e, seguendo questo modello di comportamento, riuscirete ad assicurarvi una buona preparazione del suolo entro il mese di marzo.
Gli step per la preparazione del suolo
Vediamo insieme quali sono i diversi step da seguire per preparare il suolo nel modo giusto, prima ancora di iniziare la concimazione e nutrizione della terra.
- Eliminare le erbe spontanee:
La prima fase è quella di pulizia del terreno. Quando si inizia la preparazione dell’orto, è importante assicurarsi che il suolo risulti privo di qualsiasi “ente estraneo”. Le erbe spontanee, così come gli eventuali arbusti presenti, devono essere rimosse una dopo l’altra. L’obiettivo è quello di ottenere un terreno soffice e pulito, dove le piante potranno facilmente inserire le proprie radici; - Lavorare il terreno:
Una volta rimosse le erbe spontanee, non dobbiamo fare altro che “lavorare il terreno”. Aiutandovi con una vanga o una zappa, smuovete le zolle di terreno una dopo l’altra, cercando di incorporare aria e elementi chimici indispensabili. Se il vostro orto è di piccole dimensioni, vanga e zappa dovrebbero bastare tranquillamente. Mano mano che l’orto cresce, consigliamo di avvicinarsi all’utilizzo di strumenti meccanici come la motozappa o la vangatrice.
Quando lavorate il terreno, fate attenzione alle condizioni climatiche. Bisogna assolutamente evitare di lavorarlo poco dopo la pioggia, perché si corre il rischio di incontrare eccessiva resistenza nella fase di sgretolamento delle zolle. Prediligete i periodi intermedi, quando il suolo non è troppo arido e nemmeno troppo bagnato. In questi casi, un terreno umido e morbido è la scelta ideale.
Concimazione dell’orto
Ora che abbiamo preparato l’orto, possiamo passare alla fase successiva: la concimazione.
Non commettete l’errore di considerare la fase di concimazione come “superflua”, pensando che non influenzi davvero la crescita delle piante. Al contrario, più tempo ed attenzione dedicate a questa attività, più è probabile che il vostro raccolto risulterà rigoglioso al punto giusto.
Gli esperti parlano di “concimazione di fondo”, siccome il compost viene incorporato al terreno dopo averlo vangato adeguatamente, in modo tale da fissare le sostanze nutritive entro i primi 20 centimetri di profondità (lì dove si trovano la maggior parte dei microrganismi utili allo sviluppo del terreno).
Rispetto ai concimi secchi – o anche al concime stallatico in pellet – è preferibile utilizzare del semplice compost (o letame). L’azione del compost aiuterà il suolo a diventare più soffice e pronto a trattenere l’umidità.
Il giusto quantitativo di concime può variare a seconda del tipo di terreno e della sua storia. È chiaro che se la zolla di terreno che state lavorando non è mai stata usata per coltivare dovrete insistere un pò di più, cercando di trarre il massimo dall’aiuto del concime.
In linea generale, si consiglia di utilizzare una media di 3/4 kg di letame ogni metro quadro, cercando di incorporarlo al terreno al meglio possibile.
Nella coltivazione casalinga, è sempre consigliato l’uso di concimi di origine naturale che, oltre ad essere più rispettosi dell’ambiente, possono assicurare buoni risultati anche nel lungo periodo.
Prima di procedere alla semina e coltivazione vera e propria, il letame deve riposare per diverse settimane, così da lasciare alla sostanze nutritive il tempo necessario per entrare in contatto con la terra. Non abbiate fretta: il giardinaggio richiede tempo!
Letti rialzati
Un terreno ricco di nutrienti e ben concimato può offrire più di qualche vantaggio, soprattutto nella fase di preparazione del terreno.
Esistono diversi sistemi in grado di assicurare questo risultato e – tra i tanti – il metodo delle aiuole rialzate (o letti rialzati) è sicuramente uno dei più pratici e funzionali.
Nell’opinione dei coltivatori, i letti rialzati producono quattro volte tanto quanto i raccolti in fila. Questo succede perché non solo l’orto ha un terreno ricco e ben concimato, ma è ugualmente dotato di una spaziatura efficace: viene utilizzato meno spazio, ma più spazio per la crescita delle piante.
Per realizzare la vostra aiuola rialzata potreste scegliere di usare assi, vecchi pallet, listelli, oppure spesse scatole di legno. L’elemento davvero importante è che la struttura sia sollevata da terra di almeno 20-30 cm e riempita con terriccio di buona qualità, organico e ben nutrito.
I letti rialzati sono in grado di farvi risparmiare molto tempo, anche perché le piante si trovano ad una distanza sufficiente da uccidere tutte le erbacce caratteristiche della coltivazione all’esterno. Inoltre, la distanza ravvicinata rende anche l’irrigazione e la raccolta più efficienti.
Esposizione al sole
Non solo il sole è la principale fonte di riscaldamento per le piante dell’orto, ma i suoi raggi forniscono anche ai vegetali presenti una luce preziosa, essenziale per il processo di fotosintesi e la maturazione della maggior parte dei frutti.
Senza una buona esposizione al sole, molte piante coltivate in giardino subiscono perdite o finiscono col produrre raccolti scarsi. E’ quindi necessario valutare attentamente il livello di esposizione solare nelle diverse ore della giornata, assicurandosi che tutte le piantine siano ben “illuminate”.
Considerando che l’est è dove sorge il sole e l’ovest è dove il sole tramonta, si consiglia di progettare file di piantine con orientamento nord/sud (in modo che non siano troppo ombreggiate durante la crescita).
Attenzione anche all’eccesso di luce solare, che potrebbe risultare ugualmente negativo – tanto da bruciare le piante e seccare il terreno. Nelle zone più calde, dove il sole batte forte per la maggior parte della giornata, è consigliabile approfittare di metodi di protezione come la pacciamatura o l’uso di reti ombreggianti.
Condizioni climatiche
Per aiutare i semi a germogliare e il terreno a riposare prima della coltivazione, le condizioni climatiche sono fondamentali. La temperatura esterna influenza il ciclo di vita delle piante del vostro orto, che possono crescere solo quando c’è equilibrio tra caldo e freddo.
Le alte temperature aiutano la maturazione dei frutti – così come la germogliazione – mentre il freddo aiuta il terreno a concedersi un attimo di pausa e recuperare le energie necessarie all’arrivo di una nuova semina.
Vediamo insieme come le condizioni climatiche influenzano la crescita dei vostri ortaggi e cosa possiamo fare per accentuare i lati positivi e mitigare gli effetti negativi.
Pioggia e grandine
La pioggia è un’importante fonte d’acqua per la terra e per le piante che crescono nell’orto. Tuttavia, c’è il rischio che si formino dei ristagni idrici eccessivi, favorendo l’insorgere di fastidiose malattie delle piante.
Per impedire che tutto questo accada, il terreno deve essere trattato in modo che dreni facilmente l’acqua in eccesso. L’obiettivo è quello di riuscire a lavorarlo al punto tale da mantenere correttamente l’umidità.
Ci riusciamo attraverso la concimazione e attraverso la lavorazione (la vanga e il rastrello bastano per muovere le zolle). Più lavoriamo bene il terreno prima della stagione delle piogge, più è probabile che sarà in grado di resistere senza problemi.
Al contrario della pioggia, la grandine è un evento occasionale che può essere disastroso per l’agricoltura: soprattutto se colpisce le piantine appena trapiantate, oppure se si verifica durante le fasi di fioritura, fruttificazione o maturazione. In questi casi, le reti antigrandine possono essere utilizzate per prevenire i danni. In estate, la rete antigrandine può essere sfruttata come frangisole per limitare l’esposizione eccessiva.
L’azione del vento
Il vento può infastidire le piante del vostro orto e seccare il terreno del giardino. Per questo motivo, è importante prestare attenzione al lato esposto e recintarlo, soprattutto nelle zone in cui il vento è particolarmente forte.
Se è necessario un intervento tempestivo e non c’è tempo per piantare una siepe (che nei giardini protegge l’orto dal vento), si può utilizzare anche un frangivento apposito.
Le siepi vanno tenute a 4-5 metri di distanza dalle aiuole coltivate per non ombreggiare gli ortaggi, mentre il frangivento può essere posizionato ad una distanza più ravvicinata. Bastano 2 metri per proteggere adeguatamente l’orto.
Irrigazione
Parlando delle piogge, abbiamo raccontato uno dei problemi più comuni per gli orti casalinghi: la formazione dei ristagni idrici.
Il terreno che riceve troppa acqua non riesce a gestirla e, di conseguenza, non sa come nutrire le piante nel modo corretto. Il rischio è quello di distruggere le radici, che potrebbero essere attaccate da fastidiose malattie fungine.
Evitare l’eccesso è importantissimo, tanto per la salute dell’orto quanto per la salute dell’ambiente in generale. Lo spreco d’acqua non è mai un opzione percorribile, soprattutto quando possiamo evitarlo. È bene imparare a valutare il quantitativo d’acqua a seconda delle condizioni e delle caratteristiche dell’orto, evitando di irrigare con troppa frequenza.
Purtroppo, è impossibile dare una misura unica di quante volte bisogna irrigare l’orto a settimana. Ci sono tantissimi fattori che influiscono sull’irrigazione, tra cui la pioggia e la consistenza del terreno. La migliore arma in questi casi è l’esperienza, perchè più a lungo lavorate e imparate a conoscere il vostro orto, più facile sarà capire quello di cui ha bisogno.
Mediamente, un orto estivo – nella stagione estiva – ha bisogno di circa 3/5 litri d’acqua al giorno per ogni metro quadro. Tuttavia, parliamo di cifre molto approssimative, che potrebbero variare a seconda delle condizioni atmosferiche e delle condizioni attuali del vostro orto.
Semina a triangolo
Concludiamo la nostra guida alla scoperta dell’orto perfetto parlando di un metodo di coltivazione particolarmente gettonato tra gli esperti e gli appassionati.
La semina a triangolo sta diventando sempre più famosa, capace di attirare l’attenzione di un gran numero di coltivatori.
Ma di cosa si tratta esattamente? È davvero così vantaggiosa per le piante dell’orto?
Seguendo i consigli e la regola della semina a triangolo, quello che dovete fare è evitare di piantare i vostri semini secondo uno screma “a quadrato” o a file distanziate.
Al contrario, provate a sfalsare le piante formando dei piccoli triangoli. Procedete andando “a zig zag”, alternando uno spazio vuoto ed uno pieno.
Attenzione comunque a distanziare per bene le piantine. La distanza serve ad assicurare alle piante il giusto spazio per crescere e svilupparsi, e per questo non andrebbe mai sottovalutato. Una spaziatura troppo stretta potrebbe aumentare il rischio di malattie, impedendo ai germogli di trasformarsi in rigogliose piantine.
Testate la semina a triangolo con diverse tipologie di ortaggi e verdure, così da ottenere risultati sempre più efficienti nella metà del tempo.
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