Home | Elicicoltura: come allevare le lumache nell’orto
Sono sempre di più gli appassionati che hanno scelto di testare in prima persona i vantaggi dell’elicicoltura. I risultati e i ricavi associati all’allevamento di lumache non sono certo da sottovalutare, soprattutto quando abbiamo a disposizione tutti gli strumenti necessari per far prosperare le “nuove arrivate”.
In Italia, gli allevamenti di chiocciole si stanno diffondendo rapidamente, iniziando a catturare l’attenzione di un numero sempre più alto di agricoltori.
Quello che attrae i nuovi allevatori è proprio la semplicità del lavoro, che può essere avviato anche attraverso un piccolo investimento iniziale. Allo stesso tempo, la soddisfazione che deriva dal vedere nascere le nuove chiocciole è sufficientemente alta da affascinare anche i più scettici, attirandoli uno dopo l’altro.
Scopriamo insieme quali sono i segreti nascosti dietro l’elicicoltura e come è possibile creare il proprio allevamento di lumache partendo da zero. Al termine dell’articolo, avrete a disposizione tutto il necessario per muovervi liberamente in questo settore, dando vita al vostro personale allevamento. Iniziamo!
Indice Argomenti
Che significa elicicoltura?
Il termine elicicoltura viene utilizzato per riferirsi direttamente all’allevamento delle lumache (o “chiocciole”). Parliamo di un’attività agricola molto diffusa, tanto in Italia quanto all’estero, che ha portato all’apertura di diverse startup dal forte spirito imprenditoriale.
Gli appassionati del mondo dell’elicicoltura, possono scegliere di costruire il proprio allevamento come un hobby, affiancandolo semplicemente al lavoro nell’orto, oppure possono trasformare l’allevamento in una realtà professionale concreta e ottenere un reddito di rientro.
Si utilizza il nome “chiocciole” per riferirsi ad una specifica categoria di lumache, che riscuotono interesse a livello commerciale e alimentare. Le lumache vere e proprie – le beghe rosse senza guscio – non sono invece indicate per l’allevamento, soprattutto perchè divorano le lattughe e possono causare danni al giardino.
Nei paragrafi successivi approfondiremo meglio il tema della scelta delle chiocciole da inserire nel proprio allevamento, così da non commettere errori ed essere pronti ad acquistare la giusta varietà.
Che terreno serve per allevare lumache?
Entriamo nel vivo della progettazione del proprio allevamento personale di lumache, cercando di capire qual è il terreno più adatto per l’elicicoltura. D’altronde, trovare il luogo adatto in cui far crescere le chiocciole è il primo passo per iniziare la formazione dell’allevamento.
Per poter cominciare, non avrete bisogno di un terreno dal metraggio troppo eccessivo. Basteranno pochi metri quadrati di terra per far crescere le prime lumache, che troveranno poi il tempo necessario per spostarsi e riprodursi. È invece molto importante disporre di un accesso diretto ad una fonte d’acqua e, laddove possibile, avere vicino anche un capanno degli attrezzi dove conservare il necessario per l’allevamento.
Fortunatamente, le lumache non hanno grandi richieste in termini di terreno. L’elicicoltura accetta qualsiasi substrato, adattandosi facilmente alle caratteristiche dell’ambiente esterno. Il consiglio è quello di evitare i terreni troppo compatti, dove i ristagni d’acqua potrebbero far annegare le lumache. Al contrario, preferite terreni calcarei ricchi di calcio, così che le chiocciole abbiano a disposizione i nutrienti necessari per costruire il proprio guscio.
Dove si allevano le lumache?
Come suggerito all’inizio, le lumache si allevano in tutta Italia. Le condizioni climatiche favorevoli permettono di tenere le chiocciole direttamente “all’aria aperta”, senza bisogno di teli protettivi di alcun tipo. Allo stesso modo, la scarsa richiesta di nutrienti per il terreno aiuta a scegliere la posizione migliore rapidamente, senza doversi preoccupare troppo.
Tutto quello di cui avete bisogno è un appezzamento di terreno, ancora più semplice da recuperare se avete già a disposizione un giardino di proprietà. In caso contrario, potrete acquistare la vostra porzione di terra a prezzi non troppo elevati, considerando la poca necessità di spazio e il costo favorevole proposto dal mercato agricolo.
Alcune aziende elicicole – che operano soprattutto nel nord Italia – preferiscono inserire il proprio allevamento all’interno di piccole serre protettive. Soprattutto, scelgono di operare questa strategia nel periodo invernale e in autunno, così da non doversi preoccupare degli agenti climatici. Tuttavia parliamo di una scelta personale e molto libera, che non deve necessariamente interessare tutti gli allevamenti.
Come fare per un allevamento di lumache?
Ora che abbiamo scoperto quali sono le condizioni esterne necessarie per costruire un allevamento di lumache, possiamo concentrarci su come realizzarlo, partendo proprio dall’inizio.
Di seguito, troverete elencato tutto quello di cui avete bisogno per prendervi cura delle lumache nel modo giusto, senza tralasciare nulla.
Recinzione esterna – Nell’elicicoltura, la presenza di un recinto di protezione è assolutamente fondamentale. Il compito della recinzione è quello di proteggere le lumache da eventuali predatori esterni (topi, rettili, ecc), tenendole al sicuro in qualunque momento della giornata.
La recinzione, solitamente realizzata attraverso l’utilizzo di una lamiera, deve essere assicurata nel terreno ad un minimo di 30 cm di profondità, studiata in modo tale da evitare l’accesso sotterraneo di qualsiasi forma di predatore.
Impianto di irrigazione – Solitamente, l’impianto di irrigazione dell’allevamento viene installato insieme alla recinzione, approfittando della superficie già presente per posizionare il tubo d’irrigazione. L’aggiunta di questo impianto è sicuramente molto importante, proprio perché permette di tenere sotto controllo il quantitativo d’acqua destinato a raggiungere le piccole lumache.
Potrete approfittare dell’aiuto di uno semplice tubo in polietilene, sul quale verranno poi applicati micro nebulizzatori posti ad una distanza media di 2,5 metri l’uno dall’altro.
Riproduttori – L’acquisto dei riproduttori è fondamentale nell’elicicoltura, proprio perché consente di dar vita a nuove lumache e sviluppare l’allevamento. Considerando che un recinto standard ha una misura media di 46 x 3.5 metri, si consiglia di aggiungere circa 30 kg di riproduttori all’interno di ogni recinto. In linea generale, la quantità di riproduttori da aggiungere viene sempre calcolata in riferimento ai metri quadri del recinto.
Piante da orto – In elicicoltura, esistono coltivazioni specifiche che semplificano e aiutano la sopravvivenza delle lumache. I nuovi agricoltori devono occuparsi dell’acquisto di sementi di colture utili alla vita delle chiocciole, cercando di rendere la loro permanenza più piacevole possibile.
Tra le diverse coltivazioni, la bietola da taglio e la bietola a coste sono sicuramente le più indicate.
Attrezzi utili – Nella maggior parte dei casi, gli allevamenti elicicoli non presentano grosse problematiche e non richiedono l’uso di particolari strumenti. Tuttavia, è sempre bene tenere a portata di mano i principali strumenti agricoli – zappa, rastrello, annaffiatoio e cesoie – così da essere pronti a superare qualsiasi avversità e tenere lo spazio sempre ben rigoglioso e verde.
Perché allevare lumache?
Se vi state chiedendo quali sono i vantaggi legati alla pratica dell’elicicoltura e che cosa potreste “guadagnare” scegliendo di avvicinarvi a questo mondo, abbiamo la risposta che stavate cercando.
Sia che si tratti di passione o di un vero e proprio lavoro, l’elicicoltura saprà come accontentare le vostre richieste e stimolare il vostro interesse verso il lavoro all’aria aperta.
- Uso alimentare:
Le lumache commestibili (le chiocciole) sono molto richieste. Nei paesi come la Spagna e la Francia, il consumo di lumache non è così insolito e la richiesta da parte di ristoratori e consumatori è molto alta. Attualmente, la produzione italiana non riesce a soddisfare la domanda e centinaia di lumache vengono importante ogni anno. Per questo, creare un allevamento di lumache potrebbe portarvi a trovare un posto all’interno del mercato gastronomico italiano; - Uova di lumaca:
Così come la carne di lumaca, anche le uova di lumaca sono molto ricercate nel mondo della ristorazione e della gastronomia. Non solo, il prezzo di questo prodotto è molto elevato, permettendo di guadagnare più di quanto si creda. Il termine corretto per riferirsi alle uova è “caviale di lumaca” o “perle di afrodite”, particolarmente apprezzate dai grandi chef italiani. L’unica pecca sta nel lavoro manuale necessario al loro prelievo, che può richiedere molto tempo e moltissima cura; - Bava di lumaca:
La bava di lumaca è molto conosciuta per le sue proprietà positive e per la molteplicità di utilizzi. In farmacia, questo interessante prodotto viene sfruttato per la preparazione di creme e unguenti di bellezza, proprio grazie all’effetto rigenerante che ha sulle cellule della pelle. Dalla vendita di bava di lumaca potresti quindi trarre buoni profitti, riuscendo ad inserirvi in un nuovo mercato.
Quali sono le lumache commestibili?
L’elicicoltura nasconde sicuramente dei segreti. Tra questi, la scelta della perfetta specie di lumaca da allevare è sicuramente uno dei più importanti e interessanti da svelare.
Le cosiddette chiocciole, richieste dai ristoranti e dagli chef di tutto il mondo, appartengono a specie diverse, con caratteristiche e necessità differenti. Scopriamo insieme come si differenziano e cosa le rende così particolari.
Helix Pomatia – Iniziamo dalla lumaca più grande, conosciuta proprio per le sue grandi dimensioni (può superare i 5 cm di lunghezza). La Helix Pomatia, anche conosciuta come “Vignaiola Bianca”, è una lumaca tipica degli allevamenti europei, destinata soprattutto all’acquisto per uso alimentare. In Francia, dove prende il nome di “Escargot Gros Blanc”, è un vero e proprio piatto tipico.
Nonostante sia particolarmente grande, questa specifica variante di lumaca è anche molto lenta nel crescere e nel riprodursi. Richiede grande pazienza e un pò di attenzione, così da capire piano piano di cosa ha bisogno per poter continuare a crescere. La sua bava è altrettanto ricercata e può trasformarsi in un uguale fonte di reddito per l’allevatore.
Cornu Aspersum o Helix Aspersa – Continuiamo con la lumaca più conosciuta tra tutte, capace di attirare un pubblico di consumatori in arrivo da tutto il mondo. La Helix Aspersa è sicuramente la più ricercata dal punto di vista culinario, con dimensioni ridotte rispetto alla variante Pomatia (raggiunge i 3,5 cm di lunghezza). In Italia prende il nome di “Maruzza”, mentre i francesi tendono a chiamarla “Petit-Gris”. Si differenzia dalle altre specie per la sua spiccata velocità riproduttiva e per la sua resistenza alle temperature esterne. Non a caso, rientra nel gruppo delle lumache più semplici da allevare, capaci di offrire ogni anno una media di 120 uova.
Theba pisana – Concludiamo con una varietà tipica della Sicilia, conosciuta come la “lumaca di campagna”. Questa volta, parliamo di una chiocciola di piccole dimensioni che, proprio per questo motivo, non sempre è soggetta a grandi allevamenti. In Siclia viene chiamata “babbalucci”, mentre nel resto d’Italia prende il nome di “bovoletto” o “cozzella di campagna”. Si cucina piccante oppure condita con il pesto alla trapanese, a seconda della tradizione e delle preferenze dell’allevatore.
Helix Vermiculata o Eobania – Infine, ecco la lumaca “bicolore”. Il guscio a strisce ha fatto sì che assumesse il nome di “Rigatella”, una specie di lumaca tipica della zona dell’Italia centrale. Così come la Theba Pisana, anche la Eobania presenta dimensioni ridotte ed è poco produttiva. Viene allevata dagli elicicoltori per la caratteristica insolita del suo guscio, che la rende particolarmente attraente per gli acquirenti e per i ristoranti.
Conclusioni
Ora che abbiamo scoperto tutto quello che c’è da sapere sugli allevamenti di lumache, non vi resta che iniziare a costruire il vostro primo recinto. L’elicicoltura può regalare grandi soddisfazioni, soprattutto quando lavoriamo con attenzione e con la dovuta calma.
Il numero di allevamenti di chiocciole in Italia sta aumentando lentamente, con un mercato in forte crescita ed una richiesta sempre più pressante da parte del pubblico. Questo potrebbe essere il momento ideale per costruire il proprio personale allevamento, lasciandosi trasportare dai vantaggi e dai potenziali ricavi.
Seguendo i nostri consigli avrete accesso ad una vera e propria guida all’elicicoltura, da sfruttare tanto all’inizio quanto in fase di crescita. Non fatevi sfuggire questa opportunità; buon divertimento!