Se consideriamo solo la sua capacità di resa, il nitrato di potassio è un ottimo concime. Le piante lo assimilano con estrema facilità e fornisce loro sia azoto sia potassio, ragione per cui è molto utilizzato in agricoltura. Ciononostante, ha anche i suoi contro.
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A cosa serve il nitrato di potassio
Il nitrato di potassio è un concime molto più equilibrato rispetto ad altri, dato che fornisce sia azoto sia potassio alle piante. Usato in agricoltura, consente di ottenere piante più forti e con molti più frutti, dato che il potassio è uno degli elementi chiave per la fioritura e la fruttificazione. La chiave del successo, però, sta nella sua solubilità.
Hai mai visto quei cristalli biancastri che si formano sui muri, quando ci sono problemi di umidità? Quello è salnitro, un altro nome per il nitrato di potassio. Dato che è molto solubile, l’acqua che risale sui muri ne è ricca. Quando l’acqua evapora, rimangono i cristalli bianchi sul muro.
In agricoltura, ciò significa che basta versarne pochi grammi nell’impianti di irrigazione per concimare interi campi. In questo modo, se ne può usare di meno e quel poco raggiunge subito le radici delle piante. Inoltre, il nitrato migliora il modo in cui le piante usano l’acqua, riducendo il numero di irrigazioni necessarie.
Data l’efficacia del nitrato di potassio come concime, lo si usa anche nei terreni impoveriti o stressati.
Fa male?
Usato in agricoltura, il nitrato di potassio è sicuro per la salute umana; è problematico quando usato come conservante, ma è un discorso che non ci interessa. Piuttosto, i problemi sono altri.
In primo luogo, è molto facile esagerare con le quantità, specie se cerchi di usarlo in un orto e non in un campo da mais. Bastano pochi grammi di troppo per stroncare le piante con un eccesso di potassio, quindi fai molta attenzione.
L’altro problema è l’effetto del concime sulle falde acquifere. La solubilità del nitrato di potassio lo fa scendere facilmente negli strati più bassi del terreno, fino appunto alle falde acquifere. Entro certi limiti, non è un problema. Considerando però l’uso massiccio che se ne fa già in agricoltura, potrebbe essere meglio non usarlo anche per l’orto di casa o per il giardino.
Infine, il nitrato non fa nulla per arricchire davvero un terreno impoverito. Argina il problema nell’immediato, ma nient’altro. Un conto è se si arricchisce il campo con materia organica, dopo il raccolto ottenuto con il nitrato di potassio. Se però ci si limita a usare il nitrato finché è possibile, senza fare nulla per migliorare la struttura del terreno, si rischia di avere un campo del tutto prosciugato.
Altri modi per dare potassio alle piante
A meno che le piante non soffrano di una carenza immediata di potassio, ci sono molti modi per arricchire il terreno senza usare il nitrato.
- Cenere. È uno dei fertilizzanti fai da te più antichi e classici. Come visto in un articolo dedicato, la cenere di legna non trattata è ricca di potassio e aiuta ad alzare il pH del terreno, se necessario. Purtroppo, non contiene né azoto né materia organica.
- Compost arricchito di potassio. Per fornire alle piante un concime completo e che migliori la struttura del terreno, la soluzione migliore è il compost. Se hai bisogno in particolare di potassio, butta nella compostiera la cenere di cui sopra, le bucce di banana o le alghe marine.
- Bucce di banana. È la soluzione più pigra: tagliuzza le bucce di banana e mischiale al terreno. Distribuiscile a 10 cm dal fusto della pianta, per ridurre il rischio di danneggiare le radici con il calore della decomposizione. Inoltre, assicurati che non si formino muffe.
Qual è la tua esperienza con il nitrato di potassio? Faccelo sapere ed entra nella comunità di Orti a Tutto Gas!