Abbiamo accennato alla coltivazione del cavolfiore parlando della coltivazione dei cavoli in generale. I cavolfiori sono infatti un cultivar di cavoli di cui mangiamo l’infiorescenza, invece che le foglie. Ne esistono moltissime varietà, con colori e forme diverse ma accomunate da un grande pregio: la resistenza al freddo.

In questo articolo vedremo come e quando coltivare il cavolfiore, un cavolo che dà grandi soddisfazioni ma che ha bisogno di tanto tempo per crescere.

Qual è il ciclo colturale del cavolfiore

Dopo la semina, il cavolfiore impiega 40 giorni per germinare e formare una piantina abbastanza grande. Solo a questo punto si può procedere con il trapianto in piena terra. Dopo il trapianto, il cavolfiore è pronto per la raccolta in 70-120 giorni, a seconda che si tratti di una varietà precoce o tardiva. Si tratta quindi di una pianta che richiede una lunga attesa, anche nelle stagioni più favorevoli.

In che periodo piantare il cavolfiore

Tutti i periodi sono buoni per coltivare questa pianta, a patto di scegliere la varietà giusta. Il cavolfiore classico si pianta soprattutto tra maggio e luglio, affinché la pianta si possa sviluppare quando il clima è ancora mite. Alcune varietà si possono però seminare anche da aprile e settembre, se non addirittura a partire da febbraio e fino a metà ottobre.

Probabilmente questa quantità di opzioni ti starà confondendo. In realtà, la questione è semplice: prima di seminare e trapiantare il cavolfiore, devi controllare le caratteristiche della varietà cui appartiene. I cavolfiori si dividono infatti in tre grandi tipologie.

  • I cavolfiori invernali si piantano tra luglio e agosto per raccoglierli tra novembre e gennaio, a seconda dei tempi di maturazione. Le varietà di questo tipo sono di solito a ciclo tardivo e vantano un’ottima resistenza alle basse temperature.
  • I cavolfiori primaverili si piantano da marzo a maggio (anche prima, se usi il semenzaio) e si raccolgono tra maggio e luglio. Di solito sono a ciclo precoce, anche grazie alle temperature miti e alle piogge tipiche di questo periodo.
  • Estivi/autunnali. I cavolfiori estivi/autunnali si coltivano tra maggio e settembre e sono anch’essi a ciclo medio-tardivo, il più delle volte. Queste varietà si distinguono per la resistenza alle alte temperature, anche se rimane consigliabile proteggerli dal caldo.

Cosa piantarvi vicino

Le piante da consociare al cavolfiore dipendono dal periodo dell’anno in cui lo coltivi.

  • Ravanelli, che tengono lontani i bruchi e che, come i cavolfiori, si possono coltivare pressapoco tutto l’anno.
  • Tanaceto, rimedio naturale contro l’altica e ottimo ingrediente per le tisane.
  • Spinaci e insalate. Si dice che queste piante tengano lontana l’altica, il che è falso. In compenso, pare che la consociazione tra insalate a foglia e cavolfiore migliori l’efficienza dei concimi usati. Gli studi sono ancora in corso, però.
  • Salvia e origano, che tengono lontani afidi e altri parassiti.
  • Menta, che agisce come un repellente naturale e migliora il sapore del cavolfiore.
  • Sedano, rimedio naturale contro la cavolaia.
  • Legumi, che rilasciano azoto nel terreno e agiscono come un concime naturale.

La consociazione con i pomodori è dubbia: alcuni la sconsigliano, in quanto il pomodoro è una pianta con alte esigenze colturali, che potrebbe quindi entrare in competizione con il cavolfiore. In compenso, pare che i pomodori tengano lontana la cavolaia.

Come concimare il cavolfiore

Quale che sia la varietà di cavolfiore che intendi coltivare, devi evitare di piantarla sempre nello stesso posto: se ad agosto semini una varietà invernale e la raccogli a gennaio, a marzo dovrai seminare il tuo cavolfiore primaverile altrove. Altrimenti, rischi che le piante impoveriscano troppo il terreno.

Prima di mettere le piantine a dimora, lavora il terreno affinché sia privo di zolle e morbido: i ristagni idrici sono estremamente pericolosi per questa pianta. In questa occasione, arricchisci il terreno del cavolfiore con un concime a base di azoto e potassio, soprattutto.

Lo stallatico in pellet garantisce un apporto equilibrato di azoto, potassio e fosforo. Altrimenti, puoi usare un compost maturo arricchito con cenere o con materia organica ricca di potassio, come le bucce di banana.

Quanto bagnarlo

In estate, il cavolfiore va bagnato tutti i giorni per evitare che il terreno si asciughi troppo. Si tratta infatti una pianta con elevate esigenze idriche e che teme la siccità, sia in estate sia in inverno. Per questo motivo, le irrigazioni non andrebbero mai interrotte, nemmeno quando fa freddo.

Nelle stagioni più miti o fredde, la discriminante principale è la pioggia. Qualora il tempo sia piovoso e umido, può darsi che non serva alcuna irrigazione artificiale. Se invece il clima è freddo ma secco, devi assicurarti che il terreno sia sempre umido.


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