Chiariamo subito una cosa: il rapporto tra luna e orto non ha chiare evidenze scientifiche. Buona parte di quanto segue è frutto di tradizioni popolari, tramandate dagli albori dell’agricoltura. Si ipotizza addirittura che certe abitudini servissero a organizzare il lavoro, non tanto a sfruttare influsso della luna in sé.
In ogni caso, la luna ha un ruolo centrale in alcune tipologie di orto, come negli orti in permacultura o negli orti sinergici. Vediamo perché e come sfruttano il calendario lunare.
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Quali sono le fasi lunari?
La Luna gira intorno alla Terra, che gira a propria volta intorno al Sole. Questo moto orbitale determina il modo in cui la vediamo nei diversi periodi del mese e dell’anno. A seconda di qual è la porzione di Luna visibile da quaggiù, cambia anche la fase lunare.
Le fasi lunari si dividono in due periodi fondamentali:
- Luna crescente, quando la porzione visibile va crescendo di giorno in giorno;
- Luna calante, quando invece diminuisce.
La prima culmina nella Luna Piena, quando il satellite è una palla tonda e luminosa nel cielo. La seconda si conclude invece con la Luna Nuova, quando il satellite è del tutto in ombra. Tra queste due lune, si susseguono tante fasi intermedie durante le quali è possibile vedere solo uno spicchio.
Per determinare se la Luna è calante o crescente, devi osservare quale lato è visibile. Nell’emisfero settentrionale, la Luna cresce da destra a sinistra. Se lo spicchio mostra quindi il lato destro, la Luna è crescente. Se invece svela il lato sinistro, la Luna è calante.
Qual è l’influsso della luna sull’orto?
Il principio alla base del rapporto tra Luna e orto è semplice: la Luna crescente stimola ciò che è sopra il livello del suolo; la Luna calante ciò che sta sotto. Quando vuoi che le piante si sviluppino in altezza, fioriscano, facciano tante foglie, lavori in Luna crescente. Se invece desideri che si sviluppino soprattutto le radici, devi aspettare la Luna calante.
Come si applica tutto questo all’organizzazione dell’orto?
La semina merita un paragrafo a parte. Per quanto riguarda gli altri lavori da fare, ragiona sempre in base al risultato che vuoi ottenere. Se devi sfrondare una pianta molto – troppo – grande, ti conviene farlo con la Luna calante. Facendolo con la Luna crescente, infatti, i rami tagliati rispunteranno prima. Un ragionamento simile vale per gli innesti.
Desideri che l’innesto attecchisca il prima possibile o che si prenda il suo tempo? Dipende dalla tipologia scelta. Ad esempio, gli innesti a gemma dormiente vanno effettuati subito prima che la pianta vada “in letargo”. Per fare in modo che la nuova gemma sia allineata al periodo vegetativo della nuova pianta, ti conviene quindi agire durante la Luna calante.
Cosa si semina in Luna calante e cosa in Luna crescente?
La tradizione vuole che ci sia un legame tra fasi della Luna e piante da seminare. Le fasi crescenti sono le più adatte allo sviluppo di foglie e fiori, quindi particolarmente favorevoli a piante da fiore e da seme. In questa metà del mese lunare, andrebbero seminate tutte le varietà che traggono beneficio dallo sviluppo in altezza e dai fiori/semi. Ciò comprende i broccoli, le leguminose in generale, quasi tutti i tipi di frutti.
Di contro, quando la Luna cala influenza soprattutto l’apparato radicale delle piante. Cosa si semina in luna calante, quindi? Sicuramente tutti gli ortaggi che si devono sviluppare sottoterra, come i tuberi e i bulbi. Largo quindi a cipolle e aglio, carote, patate, barbabietole. Secondo la tradizione, la Luna crescente favorirebbe lo sviluppo verso il basso e garantirebbe quindi risultati migliori.
La Luna calante è però anche il periodo di tanti ortaggi a foglia, paradossalmente. Specie come le coste e gli spinaci, che temono la comparsa dei fiori, andrebbero seminati sempre in luna calante.
Il rapporto tra Luna e orto è immenso, ma speriamo di esserti stati di aiuto. Se vuoi mettere alla prova quanto abbiamo visto nell’articolo, vieni a trovarci e visita i nostri orti urbani a Borgomanero