Parlando di orto, abbiamo spesso parlato anche di pacciamatura, ovvero la tecnica di coprire il terreno dell’orto con materiali naturali e non. La si usa anche nel giardinaggio, per proteggere il terreno intorno alle siepi e alle piante più delicate, oltre che per abbellire il proprio spazio verde.

In questo articolo vedremo come prenderti cura del tuo orto con la pacciamatura e come innaffiare le piante “nascoste” sotto lo strato protettivo.

A cosa serve la pacciamatura

La pacciamatura ha molte funzioni in agricoltura e, se usata nel modo giusto, ti consente di ridurre al minimo l’uso di diserbanti e insetticidi. Ecco infatti a cosa serve e quali sono i suoi benefici.

  1. Controllare le infestanti, che potrebbero competere con le piante dell’orto per acqua, nutrienti e luce solare. Lo strato di pacciame crea infatti una barriera fisica sul terreno, riducendo la luce che raggiunge le erbe e ostacolando la loro crescita.
  2. Conservare l’umidità del terreno. Oltre che bloccare la luce, la pacciamatura riduce l’evaporazione dell’acqua dal suolo e mantieni il terreno umido più a lungo. Per questa ragione, uno strato di pacciame aiuta a risparmiare acqua in estate e quando piove poco.
  3. Stabilizzare la temperatura del suolo, in estate e in inverno. Funge infatti da isolante termico e mantiene le radici alla temperatura ideale.
  4. Aggiunge materia organica al suolo, migliorandone struttura e la sua capacità di trattenere acqua e nutrienti. Questo vale quando la pacciamatura è organica.

Come fare una corretta pacciamatura

Realizzare una pacciamatura in modo corretto è tutto sommato semplice, ma servono un po’ di pazienza e i materiali giusti. Ecco quindi come fare.

  1. Scegli il materiale da utilizzare come pacciame. La prima scelta è quella tra pacciamatura naturale e pacciamatura inorganica. Le opzioni più comuni sono la paglia e i teli pacciamanti, ma ce ne sono molte altre.
  2. Prepara il terreno rimuovendo erbacce, livellandolo e assicurandoti che il terreno sia ben irrigato.
  3. Stendi il materiale scelto intorno alle piante coltivate; se usi la paglia o altri materiali naturali, assicurati che lo strato sia spesso tra i 5 e i 15 cm. Abbiamo dedicato un articolo a come stendere i teli da pacciamatura.
  4. Lascia qualche centimetro libero intorno alle piante, per facilitare la respirazione delle radici e ridurre il rischio di ristagni idrici.
  5. Sostituiscilo al bisogno, dato che lo strato di pacciame naturale tenderà a decomporsi nel tempo.
  6. Controlla il terreno sotto la pacciamatura per assicurarti che sia umido e in salute. Se trovi tracce di muffa, può darsi che il materiale non sia abbastanza traspirante.

Innaffiare l’orto con la pacciamatura

Esistono tipi di pacciamatura che ti consentono di non innaffiare l’orto o di innaffiarlo pochissimo, facendo affidamento quasi solo sulle piogge. Stiamo parlando dei metodi Jean Paine ed RCW, che trasformano lo strato di pacciame in una grossa spugna che trattiene grosse quantità di acqua e le rilascia pian piano.

Come innaffiare se hai a che fare con una pacciamatura più tradizionale e meno laboriosa, però? In questo caso, devo assicurarti che l’acqua raggiunga il terreno e riesca a bagnare le radici. A questo scopo, ti serve un sistema d’irrigazione che passi sotto la pacciamatura o che arrivi nella zona lasciata libera.

La soluzione più semplice consiste nellirrigazione a goccia: è più facile localizzare l’irrigazione ed è più facile che l’acqua raggiunga le radici, senza venire bloccata dallo strato isolante. L’importante è srotolare i tubi per l’irrigazione prima di stendere il pacciante; inoltre, assicurati che i fori rimangano liberi.

Posso usare la pacciamatura per l’orto in vaso?

Considerando i tanti pregi di una buona pacciamatura, puoi usarla anche per l’orto in vaso? La risposta è sì, anche se è più facile farlo nei vasi di grandi dimensioni. Usa cippato di legna e realizza uno strato di 2 cm circa, affinché le radici possano respirare.

Rimani aggiornato, iscriviti alla newsletter