Chi possiede una pianta di pino o vive poco lontano da un parco se lo sarà già chiesto: si può fare la pacciamatura con gli aghi di pino? In fondo sono disponibili in enormi quantità e magari sono perfino gratis. Perché non sfruttarli per il tuo orto?

La risposta è: dipende. Come tutti i tipi di pacciamatura naturale, gli aghi di pino hanno il pregio di arricchire il terreno con ottima materia organica. Purtroppo, non sono una soluzione sempre valida. Vediamo perché.

Il problema della pacciamatura con aghi di pino

Gli aghi di pino sarebbero un’ottima pacciamatura, non fosse per un particolare: sono sempre sporchi di resina, sostanza che la corteccia delle conifere produce in grosse quantità.

La resina è piuttosto appiccicosa, il che potrebbe essere fastidioso già di per sé. Il vero problema per l’orto sta però nella sua composizione. Tutte le resine naturali sono composte da acidi resinici per il 65-70%, a seconda del tipo di pianta. Questi proteggono la pianta da batteri e funghi, grazie alla loro azione antibatterica; lo fanno in modo così efficace, che li si usa anche in prodotti cosmetici.

Il problema è che sono acidi, appunto.

Quando distribuisci gli aghi di pino sul terreno, la resina viene pian piano rilasciata nel terreno e lo acidifica. Come puoi ben capire, questo è un problema in alcuni casi: se una pianta ha bisogno di un terreno con pH neutro, la pacciamatura di aghi di pino potrebbe rendere il terreno troppo acido e quindi danneggiarla.

Quando usarla

Alcune persone consigliano di far bollire gli aghi e la corteccia di pino per qualche minuto, in modo da eliminare almeno parte della resina. Dopodiché, bisogna far raffreddare e asciugare tutto, prima di usarlo come pacciamatura. Il procedimento potrebbe però essere un po’ troppo lungo e laborioso, specie quando ci sono così tante alternative meno complicate e ugualmente efficaci.

La pacciamatura di aghi di pino ha però i suoi pregi anche usata senza trattamenti.

  1. Consente di abbassare il pH del terreno in modo naturale, anche se temporaneamente. Una volta che smetti di usare gli aghi di pino come pacciamatura, il pH del terreno torna pian piano quello di prima.
  2. Tiene lontane le lumache, specie quando è ancora abbastanza fresca. Gli aghi di pino pungono il delicato corpo di questi esserini, proteggendo così le tue piantine.

Gli aghi di pino possono quindi tornare utili quando hai un terreno con un pH troppo alto, che avresti bisogno di abbassare. Li puoi usare anche per la pacciamatura di piante acidofile: sono ottimi per i frutti di bosco, che richiedono un terreno molto più acido rispetto alle altre piante.

Aghi di pino o corteccia?

Se hai bisogno di acidificare il terreno in modo naturale, puoi usare anche la pacciamatura in corteccia di pino. Anch’essa è ricca di resina e dona sostanza organica al terreno, man mano che si decompone. Dal punto di vista estetico è più ordinata e bella, il che la rende adatta più ai giardini che agli orti.

Purtroppo, la corteccia di pino è nettamente più costosa rispetto agli aghi. Gli aghi di pino e di altre conifere sono quindi una soluzione più sostenibile, specie se già possiedi una di queste piante e li hai sempre a disposizione. Ricorda però che gli aghi si decompongono un po’ più velocemente della corteccia, quindi vanno sostituiti più spesso.

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