Home | Perché c’è muffa bianca sulle piante?
Cos’è quella strana muffa bianca sulle piante? Se si concentra sulle foglie, è probabile che sia oidio o “mal bianco”, proprio dal colore della muffa. Se invece si concentra sul terreno, può darsi che sia data dalla decomposizione di foglie e di altra materia organica.
In entrambi i casi, ti devi preoccupare?
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Come si forma la muffa
Partiamo dalla muffa bianca che si forma sulla terra. Questa muffa è effetto della decomposizione della materia organica, quindi non è frutto di patologie. La si riconosce perché è un pochino pelosa e compare ovunque ci sia materia morta, come fondi di caffè buttati sul terreno, foglie morte, compost poco maturo.
Se la muffa non è pelosa ed è anche un pochino rigida, non è muffa: trattasi di sali accumulatisi sulla superficie del terreno. Si forma soprattutto quando concimi troppo le piante o quando innaffi con acqua troppo calcarea.
Se la muffa bianca è sulle foglie della pianta e assomiglia a borotalco, invece, si tratta di oidio. Lo oidio è una malattia fungina e si diffonde soprattutto negli ambienti chiusi e umidi; ad esempio, è comune nelle serre poco arieggiate e troppo umide. Se non eliminate, le spore di mal bianco sopravvivono nel terreno per anni, diffondendosi ogni volta che se ne presenta l’occasione.
La muffa è pericolosa per le piante?
La muffa sul terreno non è di per sé dannosa, quando è semplicemente frutto della decomposizione. Può però essere indice di fattori pericolosi per la pianta, come l’eccesso di umidità e la mancanza di luce diretta. Inoltre, la materia organica in decomposizione può attirare insetti dannosi per la pianta, come la cocciniglia, e stimolare la comparsa di malattie fungine.
Quando invece la muffa bianca è sintomo di oidio, la pianta è effettivamente in pericolo. Lo oidio provoca infatti la progressiva necrotizzazione di parti della pianta, che diventa sempre più piccola e debole. Parte della colpa è della pellicola bianca che copre le foglie, riducendo la quantità di luce che raggiunge le foglie.
In definitiva, la muffa bianca sulle piante è come minimo un campanello d’allarme.
Come rimuovere lo oidio
Rimuovere lo oidio è difficile: le spore si diffondono ad ogni minima corrente d’aria e prosperano ovunque ci sia umidità. La prima cosa da fare, quindi, è isolare la pianta colpita affinché non infetti le altre. Se non è possibile, bisogna tagliare via le aree malate e smaltirle in discarica (non vanno assolutamente usate per il compost!).
Per eliminare le spore e prevenirne la diffusione, esistono prodotti a base di rame e a base di zolfo. Questi ultimi sono ammessi anche in agricoltura biologica; un’alternativa naturale è l’ampelomyces quisqualis, un antagonista dello oidio che si nutre delle spore ignorando la pianta.
L’approccio migliore è sempre la prevenzione, però. Per prevenire lo oidio bisogna:
- mantenere il terreno umido ma non troppo bagnato;
- distanziare le piante;
- sfoltire i cespugli più fitti, affinché l’aria possa passare tra i rami;
- curare l’esposizione, assicurandosi che le piante ricevano abbastanza luce.
Come prevenire la muffa
Alcuni dei consigli visti sopra sono utili anche per prevenire la muffa sul terreno, oltre che quella sulle piante. Bagnare troppo la pianta e tenerla al buio stimola la proliferazione delle muffe, così come la mancanza d’aria.
Oltre a questo, bisogna evitare anche di lasciare materia organica morta sul terreno. Per concimare con il caffè o con altri rifiuti organici, bisognerebbe metterli nella compostiera e lasciarli maturare per qualche mese. In questo modo, la pianta riceve tutta la materia organica di cui ha bisogno senza i problemi connessi alla decomposizione, come la formazione di muffa o la proliferazione di insetti dannosi.