Home | Perché la temperatura dell’acqua di irrigazione è importante
La temperatura dell’acqua di irrigazione dovrebbe essere tra i 20°C e i 23°C , in modo da favorire il corretto assorbimento dei nutrienti. Cosa succede se l’acqua è troppo fredda o troppo calda? Può darsi che alcuni problemi delle tue piante siano causati proprio da questo particolare – non troppo – trascurabile.
Come abbiamo già visto nell’articolo sul pH del terreno, non è detto che le carenze nutrizionali delle piante siano dovute al terriccio. Fin troppo spesso, il terriccio contiene tutto ciò di cui la pianta ha bisogno, ma le radici non riescono ad accedervi. La colpa può essere del pH sbagliato o, appunto, della temperatura dell’acqua di irrigazione.
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Acqua di irrigazione troppo calda
Innaffiare con acqua troppo calda è un’eventualità abbastanza rara, anche se non impossibile. Se lasci il bidone dell’acqua troppo al sole senza protezione, nelle ore più calde dell’estate, è facile che si surriscaldi.
L’acqua di irrigazione troppo calda favorisce lo sviluppo di funghi e muffe, che prosperano tra i 25°C e i 40°C. Ciò potrebbe provocare la comparsa di fastidiose malattie fungine, dannose per le piante e difficili da estirpare. Nei casi più estremi, rischi che il terreno diventi troppo caldo per alcuni abitanti benevoli del terreno, come i lombrichi. Il vero problema dell’acqua d’irrigazione calda è però un altro.
In generale, l’acqua calda contiene meno ossigeno di quella fredda. In realtà la solubilità delle molecole di ossigeno in acqua dipende da tanti fattori, ma in questa sede ti basta sapere questo: quando riscaldi l’acqua, stai facendo scappare tanto ossigeno prezioso per le tue piante. Affinché lo recuperi, l’acqua deve:
- raffreddarsi;
- recuperarlo dall’aria mediante uno scambio di gas, fenomeno facilitato dal movimento dell’acqua.
Cosa succede se manca ossigeno nell’acqua
Perché il livello di ossigeno nell’acqua ti dovrebbe preoccupare? Ne abbiamo accennato nell’articolo sugli orti idroponici: le radici respirano, proprio come il resto della pianta. Senza ossigeno, le radici non riescono ad assorbire il nutrimento nel terreno – o nella soluzione idroponica – e la pianta muore.
L’assenza di ossigeno nell’acqua provoca la cosiddetta “asfissia radicale”, spesso causata anche dall’eccesso di innaffiature. Uno dei primi sintomi è che la pianta smette di crescere, proprio a causa del mancato apporto di nutrienti. Spuntano meno germogli, quelli già presenti iniziano a morire e non spuntano fiori. La pianta è più vulnerabile alle malattie e finisce per appassire.
Se hai molta acqua stagnante, rimasta al sole finché non è diventata una brodaglia calda, potresti avere un problema. Se il contenitore è rimasto scoperto, è probabile che si sia sviluppata una ricca fauna microbatterica. Fauna che non vuoi sulle tue piante. Se invece è l’acqua non è stata contaminata, falla raffreddare e smuovila con una pompa affinché recuperi l’ossigeno perso.
Acqua di irrigazione troppo fredda
L’acqua troppo fredda è un problema più comune e anche più facile da risolvere. Se l’acqua di irrigazione è sotto i 20°C, lasciala riposare in un contenitore o riscaldala. Misura la temperatura con un termometro, per accertarti che non salga troppo.
Quando la temperatura dell’acqua di irrigazione è troppo bassa, la pianta non riesce ad assorbire il fosforo. Sotto i 15°C, la pianta riesce ad assorbire solo parte del fosforo contenuto nel terreno. Sotto i 10°C, invece, non riesce più ad assorbirlo. Ecco perché ti serve che sia l’acqua di irrigazione sia il terriccio rimangano almeno sui 15°C.
Come visto nell’articolo sull’ingrossamento dei peperoni, il fosforo è essenziale per lo sviluppo radicale della pianta. Senza di esso, le radici rimangono piccole e la pianta fa fatica a crescere. Inoltre, il fosforo è un elemento chiave del metabolismo energetico delle piante, che rende i tessuti stabili e robusti.
Quando la pianta non riesce ad assorbire abbastanza fosforo:
- rimane piccola;
- non produce fiori;
- le punte di foglie e frutti diventano violacee;
- le foglie muoiono
Per rimediare, basta alzare la temperatura dell’acqua di irrigazione e integrare il fosforo mancante con un concime. Se l’acqua rimane troppo fredda, però, il concime non serve a niente.