Home | Perché l’acqua salata uccide le piante
Dopo la distruzione di Aquileia, si dice che Attila fece spargere il terreno di sale per evitare che vi ricrescesse alcunché. Storia attendibile? Non lo sappiamo. Quello che però sappiamo, però, è che l’acqua salata uccide davvero le piante e che spargere sale sul terreno è davvero un ottimo modo per non farvi crescere niente. Perché?
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Cosa fa il sale alle piante?
Le piante – come anche gli esseri umani – hanno bisogno di una piccola quantità di sale per vivere. Di solito, però, non serve aggiungerne ancora all’acqua o al terreno: a meno che tu non decida di innaffiare con acqua distillata, i sali già presenti nell’acqua vanno più che bene.
I problemi sorgono quando il sale diventa troppo. Il sale ha infatti una funzione osmotica, ovvero assorbe l’acqua nelle sue vicinanze, compresa quella racchiusa nelle cellule di piante e insetti. Inoltre, i singoli ioni di sale diventano tossici ad alte concentrazioni.
Questo vale in generale. Vediamo cosa succede a seconda di dove finisce il sale.
Il sale sulle foglie
Finché il sale rimane sulle foglie, gli effetti negativi sono limitati. Il sale assorbe l’acqua presente nelle foglie e nel fusto; qualche volta forma addirittura una patina biancastra sulle foglie, che limita la fotosintesi clorofilliana. Ciononostante, quasi tutte le piante possono tollerarlo.
Sia chiaro: anche se non le uccide, spruzzare acqua salata sulle piante dell’orto rimane una pessima idea. Il sale brucia le foglie, specie le più giovani, e blocca lo sviluppo della pianta. Se ci sono fiori e frutti ancora piccoli, è probabile che li danneggi. Le conseguenze peggiori si hanno però quando l’acqua salata finisce nel terreno.
Il sale nel terreno
Versare sale da cucina nel terreno significa aumentare di decine o centinaia di volte la sua salinità. Le conseguenze sono simili a quelle di dare troppo concime alle piante, ma peggio.
Come spiegato anche nell’articolo in questione, normalmente nel terreno c’è meno sale che nelle radici delle piante. Dato che il sale assorbe l’umidità attorno a sé, il sale dentro le radici assorbe l’acqua presente nel terreno e permette alla pianta di restare idratata. Cosa succede se la situazione si capovolge?
Quando versi sale o acqua salata nel terreno, questo diventa più salato delle radici delle piante. Di conseguenza, inizia ad assorbire l’acqua presente nelle radici delle piante e le secca. Quel che è peggio è che il sale rimane dentro il terreno, uccidendo anche le piante successive.
Ciliegina sulla torta, il sodio presente nel sale influisce sulla struttura stessa del terreno: ne aumenta il pH e lo rende compatto, inospitale per microrganismi e insetti benefici.
Come eliminare il sale dal terreno
Dato che il sale uccide le piante sul lungo periodo, va eliminato il prima possibile. Se l’hai versato in un punto, magari nella speranza di eliminare le piante infestanti, puoi provare ad eliminare il terreno contaminato. Il più delle volte, però, l’eccesso di salinità è un problema che riguarda tutto l’orto o il giardino.
L’unico modo per eliminare l’eccesso di sale è drenarlo via. Se il terreno è del tutto in piano, si aggiunge un po’ di terriccio per inclinarlo un poco. A questo punto si installa una rete di tubi che portino l’acqua in eccesso lontano dal terreno, magari in un tombino.
Ogni volta che innaffi, parte del sale si scioglie dentro l’acqua, che finisce a propria volta nei tubi e viene portata via. Gli effetti migliori si ottengono usando acqua molto dolce, nel quale si riesca a sciogliere tanto.
Anche usando acqua molto dolce, l’operazione di desalinizzazione richiede tanto tempo. Soprattutto, l’acqua di scarto finisce nelle fogne e contribuisce all’avvelenamento da sale delle falde acquifere, con tutto ciò che ne consegue per la microfauna e la microflora.