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Perché una pianta appassisce? Quando una pianta è in sofferenza, è quasi sempre colpa di una carenza di sostanze nutritive. In sostanza, la pianta sta morendo di fame e deperisce pian piano. Il vero problema è capire perché la pianta non sta ricevendo tutte le sostanze di cui ha bisogno. Le cause possono essere tante e non tutte sono così immediate.
In questo articolo vedremo le ragioni principali per cui una pianta appassisce, da quelle più ovvie alle più inaspettate.
Indice Argomenti
Carenza di acqua
Quando una pianta appassisce, è quasi sempre colpa della carenza d’acqua. A volte, infatti, è difficile innaffiare l’orto con costanza e in modo uniforme, specie se non hai un sistema di irrigazione automatico.
Come capire se le tue piante hanno sete?
- Il terreno è asciutto e secco, anche sotto la superficie.
- Le foglie sono secche e calde, in quanto non hanno acqua per la normale traspirazione.
- I frutti, se presenti, sono piccoli e avvizziti.
Troppa acqua
Anche innaffiare troppo una pianta è pericoloso. Quando il terreno è troppo bagnato, le radici non riescono a respirare e ad assorbire le sostanze nutritive nel modo giusto. Se la situazione va avanti per molto, la pianta affoga.
Come capire se hai dato troppa acqua alle piante?
- Il terreno è bagnato, sia in superficie sia sotto.
- Le foglie si sono afflosciate e sono giallognole.
- Gli steli sono marroncini e molli.
- Le radici si spaccano e sono nere in più punti.
Poca luce
Alcune piante hanno bisogno di tanta luce diretta per metabolizzare le sostanze assorbite. Se le metti all’ombra, rimangono piccole, non fanno frutti e le foglie si schiariscono fino a diventare giallognole.
Radici danneggiate
La carenza e l’eccesso di acqua sono le ragioni più ovvie perché una pianta appassisce. La quarta è anch’essa abbastanza comune, ma può avere tante cause: le radici danneggiate. Se le radici non riescono ad assorbire i nutrienti nel terreno, la pianta va in sofferenza e muore di fame. Cosa può provocare questo problema?
- Troppa umidità nel terreno, causata da un eccesso di innaffiature o dai ristagni idrici. Le radici marciscono e la pianta muore.
- Trapianto effettuato male, danneggiando le radici della pianta. È la ragione per cui le piante con le radici a fittone, facili da rovinare, andrebbero piantate in pieno campo.
- Concimazione prematura: se la materia organica non è ancora matura, il calore della decomposizione può bruciare le radici delle piante.
Parassiti
Ci sono parassiti che rubano il nutrimento alle piante, indebolendole. Alcuni dei questi sono visibili, come gli afidi o la mosca bianca. Altri sono invisibili, come i nematodi. Se quindi la pianta appassisce senza apparente motivo, potrebbe essere colpa di questi piccoli ladri di linfa. Per tenerli lontani, semina qualche pianta di tagete vicino alle piante colpite.
pH troppo alto o troppo basso
Il pH del terreno influenza la capacità delle piante di assorbire macronutrienti e micronutrienti. Il range ideale, che favorisce l’assorbimento di un po’ tutto quello che serve, si aggira tra il 7 e il 6. Non per nulla, è il pH migliore per gran parte delle piante. Cosa succede quando il pH è più alto o più basso, però?
Quando il terreno è troppo acido o troppo alcalino, le piante fanno fatica a trarne le sostanze di cui hanno bisogno. In casi del genere, perfino concimare diventa inutile o quasi: il problema è alla base. Non resta che correggere il pH del terreno o scegliere piante che vi si trovino bene, come gli ortaggi acidofili.
Terreno povero
Infine, un terreno povero e abbandonato a se stesso è un terreno nel quale difficilmente crescerà qualcosa. Ecco perché è importante concimare a fine stagione e praticare la rotazione delle colture. Ed è sempre per questo motivo che noi di Orti a Tutto Gas ti proponiamo orti già pronti da coltivare. Per venire a vederli di persona, mandaci una mail o chiamaci per prenotare una visita.
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