Hai mai pensato di coltivare la curcuma nel tuo orto? No? Eppure la sua radice ha grandi proprietà antiossidanti e disintossicanti, nonché un sapore piacevolmente pungente. Scopri quindi come avere curcuma fresca in abbondanza, ottima da grattugiare nei tuoi centrifugati o per preparare un gustoso e sano “golden milk”.

Qual è il terreno migliore per la curcuma

La curcuma è una pianta esigente, che ha bisogno di un terreno fertile e ricco di sostanza organica. Prima di procedere con la “semina”, quindi, prepara il campo con dello stallato in pellet o con tanto compost maturo. Se hai dell’humus di lombrico sottomano, meglio ancora. Dato che la curcuma è una pianta perenne, concima il terreno circostante circa una volta all’anno.

La parte che ci interessa di più della curcuma è il rizoma, ovvero il rigonfiamento dal quale spuntano le radici vere e proprie. Di conseguenza, il terriccio dev’essere morbido e privo di zolle, affinché i rizomi possano crescere senza trovare ostacoli. Inoltre, assicurati che sia profondo, in modo che la pianta abbia abbastanza spazio per svilupparsi.

I ristagni idrici sono forse i nemici principali della curcuma, quindi ti serve un terreno ben sciolto. Evita i terreni molto argillosi, che tendono ad accumulare acqua e che spesso sono troppo compatti per la curcuma. Piuttosto, orientati su terreni soffici a base di torba.

Come e quando trapiantare la curcuma?

La curcuma non si semina nel senso proprio del termine; la curcuma si trapianta come quando si coltivano le patate.

  • Procurati un pezzetto di rizoma. Quelli che trovi al supermercato vanno benissimo, purché biologici e trattati il meno possibile. Se non li trovi, rivolgiti a un vivaio.
  • Lascia il rizoma all’aperto per qualche giorno, in modo che inizi a germogliare.
  • Taglia il rizoma in tanti pezzi quante piante vuoi ottenere. Assicurati che ciascun pezzo abbia minimo un germoglio.
  • Interra i pezzi di rizoma a 2-3 cm di profondità, a circa 20 cm l’uno dall’altro.
  • Innaffia e aspetta.

La curcuma è una pianta tropicale, quindi ha bisogno di:

  • sole;
  • caldo;

Scegli un punto dell’orto con una buona esposizione e aspetta che ci siano almeno 20°C. In alternativa, semina i rizomi in vaso e trapiantali appena fa un po’ più caldo. In inverno, porta la curcuma in casa o proteggila con una serra.

Quanto innaffiare la pianta

Come già detto, la curcuma è una pianta tropicale: ama gli ambienti caldi e molto umidi. Per questa ragione, va innaffiata con costanza e il suo terreno dovrebbe essere sempre umido. Ciononostante, stai attento a non esagerare: i ristagni idrici possono essere letali sia per il raccolto sia per la pianta in generale.

L’ideale sarebbe innaffiare la curcuma ogni volta che il terreno inizia ad asciugarsi, il potrebbe essere difficile in certi periodi dell’anno. In estate, infatti, la curcuma può avere bisogno perfino di due innaffiature al giorno. Non sperare di sostituirle con una sola innaffiatura abbondante: rischi che si formino ristagni intorno alle radici e ai rizomi. Al più usa un sistema di irrigazione automatizzato.

Stai attento anche alla temperatura dell’acqua, che dovrebbe essere sempre tiepida. L’acqua fredda di rubinetto potrebbe provocare dannosi shock termici.

Come raccogliere la curcuma

In inverno, la parte aerea della pianta appassisce e non rimane nulla di visibile. Niente panico: a meno che il freddo non danneggi le radici, la pianta rispunterà non appena farà più caldo. Nel mentre, tu ne puoi approfittare per raccogliere il frutto del tuo lavoro.

I rizomi della curcuma si raccolgono sul finire dell’autunno, quando la pianta è in stasi vegetativa. La cosa migliore è scegliere quelli più grossi e vecchi, lasciando che quelli più giovani riposino nel terreno fino a primavera.

Una volta raccolta, la curcuma si conserva in frigo per qualche giorno. In alternativa, puoi farla essiccare e conservarla anche per mesi.

Non hai un orto nel quale coltivare la curcuma? Contattaci e scopri i nostri orti in affitto!

Rimani aggiornato, iscriviti alla newsletter