Il giardinaggio rientra nella lista dei “lavori manuali”. Per prendersi cura del proprio orto bisogna sporcarsi le mani, imparando a riconoscere le necessità del terreno e di tutti gli ortaggi presenti.

La lavorazione del terreno è fondamentale, sia prima che dopo la semina e il raccolto, in modo da mantenere sotto controllo lo stato di crescita delle erbe infestanti e nutrire la terra prima dell’arrivo della primavera.

Oggi scopriremo insieme tutto quello che c’è da sapere per preparare il terreno dell’orto, così da non commettere errori o dimenticare passaggi fondamentali. In questo modo, imparerete a prendervi cura delle vostre coltivazioni passo dopo passo, consapevoli dei vantaggi e dei benefici offerti ai singoli ortaggi.

Lavorazione del terreno

Per imparare a lavorare il terreno nel modo giusto, facendo attenzione a non rovinare le colture, dobbiamo partire dalla pulizia.

Nel mondo del giardinaggio, “pulire” il terreno significa liberarlo da tutte le erbe spontanee che tendono a crescere liberamente tra una fila di ortaggi ed un’altra. Prima di ogni semina e prima ancora della concimazione, è infatti molto importante assicurarsi che il suolo risulti privo di qualsiasi ente estraneo.

Le erbe infestanti, così come gli eventuali arbusti presenti, devono sempre essere rimosse. L’obiettivo finale è quello di ottenere un terreno soffice e pulito, dove le piante potranno facilmente inserire le proprie radici.

Nella fase di pulizia è ovviamente compresa anche la rimozione di piccoli sassi e pietre di grandi dimensioni, che potrebbero ostacolare la crescita delle piante. Un terreno troppo sassoso non è ideale per le vostre colture, soprattutto all’inizio.

Come lavorare il terreno

Una volta rimosse tutte le erbe spontanee ed essersi assicurati che il terreno risulti sufficientemente morbido, possiamo passare alla lavorazione vera e propria. In molti consigliano di utilizzare una pratica vanga, utilissima per smuovere le zolle di terreno e aiutare il terreno a “rinascere”.

Come vedremo più nel dettaglio nei paragrafi successivi, vangare il terreno serve a mantenere il suolo quanto più sciolto e drenante possibile. Cosa significa? Significa che la terra sarà in grado di assorbire l’acqua senza creare ristagni pericolosi per la salute delle vostre piantine. Allo stesso tempo, il terreno sarà abbastanza morbido da favorire l’accesso delle radici e creare un ambiente confortevole per le colture.

Attenzione! Prima di iniziare a lavorare il terreno, fate attenzione alle condizioni climatiche. Evitate sempre i periodi in cui c’è un forte rischio di pioggia. Se lavorate il terreno poco dopo la pioggia infatti, correte il rischio di incontrare un eccessiva resistenza nella fase di sgretolamento delle zolle. Al contrario, scegliete periodi intermedi, quando il terreno risulta umido e morbido.

Quando lavorare il terreno

Non esiste un periodo “ideale” per iniziare a lavorare l’orto. Questo perchè, a prescindere dal periodo dell’anno in cui ci troviamo, ci sono sempre piante da seminare e da coltivare. Possiamo iniziare a prenderci cura del terreno in qualsiasi mese, approfittando dell’aiuto del calendario delle colture per scoprire quando conviene seminare i singoli ortaggi.

Al contrario, la concimazione è consigliata soprattutto prima della primavera (periodo in cui vale la pena seminare la maggior parte degli ortaggi), così da preparare il terreno poco prima della semina.
Si consiglia di pulire il suolo e concimare con qualche settimana d’anticipo rispetto alla semina. Il tempo intermedio servirà ad aiutare il terreno ad assorbire i nutrienti e renderli disponibili per le nuove verdure in arrivo.

In linea generale, l’orto viene concimato quattro volte l’anno:

  • Fine inverno:
    La concimazione che avviene tra fine febbraio e inizio di marzo sfrutta i vantaggi di una categoria di concime prevalentemente azotato;
  • Fine primavera:
    Al termine della primavera, il compost ideale è sempre ricco di potassio, così da dare nuova forza al terreno;
  • Fine estate:
    Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, così come per la fine dell’inverno, è bene scegliere un concime prevalentemente azotato;
  • Fine autunno:
    Quando l’autunno arriva al termine, tra la fine di ottobre e l’inizio novembre, il concime adatto presenta un’alta concentrazione di potassio.

Perchè lavorare il terreno

Quali sono i vantaggi della lavorazione dell’orto e della sua preparazione alla semina? Perché conviene prendersi cura della terra prima ancora che la coltivazione abbia inizio?

Quello che stiamo “preparando” è effettivamente il letto delle colture, il luogo in cui vivranno per i prossimi mesi e in cui avranno la possibilità di crescere passo dopo passo.

Quando lavoriamo il terreno, non stiamo facendo altro che semplificare il lavoro per i prossimi mesi. Meglio eseguiamo i lavori di preparazione, più facile sarà la semina e il raccolto successivo. Di seguito, alcuni dei vantaggi principali associati alla lavorazione del terreno:

  • Terreno più poroso:
    Un terreno ben arieggiato e ben lavorato facilita gli scambi gassosi e liquidi all’interno dei pori. In altre parole, aiuta le colture a posizionare le proprie radici e far penetrare acqua e nutrienti nei tessuti interni della pianta;
  • Terreno più permeabile:
    La lavorazione del terreno favorisce la ritenzione idrica e il drenaggio dell’acqua in eccesso. Allo stesso tempo, accelera il processo di infiltrazione dell’acqua e la conseguente fioritura dei nutrimenti, subito disponibili per le colture dell’orto;
  • Riduce il rischio di malattie:
    L’eliminazione delle erbe infestanti riduce significativamente il rischio di malattie, per le piante e per il terreno stesso;
  • Preparazione alla semina:
    Il terreno lavorato è anche ben livellato, caratteristica che semplifica molto il processo di semina e rende la divisione e identificazione delle file più immediata per i coltivatori.

Scelta degli attrezzi

Ora che abbiamo capito quali sono i principali vantaggi legati alla preparazione e lavorazione del terreno, possiamo entrare nel vivo della questione e selezionare gli attrezzi giusti per la missione.

A seconda delle dimensioni del vostro orto e delle sue caratteristiche specifiche, potreste aver bisogno di una vanga (strumento adatto agli orti di piccole dimensioni) oppure una motozappa elettrica (strumento adatto agli orti di grandi dimensioni).

Contemporaneamente, ci serviranno:

  • Un rastrello, utile per livellare il terreno alla fine della lavorazione
  • Un piccone, utile per disfarsi di piccole rocce e impedimenti che rendono poco lineare il terreno e più difficile la semina e la coltivazione
  • Una cariola, utile per raccogliere il terreno che è stato scavato / spostato
  • Una zappa (molto simile alla vanga), utile per smuovere le zolle e arieggiare il terreno

Non dimenticate mai la protezione, aggiungendo alla lista di strumenti anche dei pratici guanti da giardinaggio, un cappello con visiera per ripararsi dal sole e scarpe comode per lavorare senza stancarsi. Infine, ricordatevi di indossare un grembiule per proteggere i vestiti da eventuali schizzi di terra.

Vangare l’orto

La vanga rientra tra gli strumenti più utilizzati in assoluto da parte degli agricoltori. Come succede con la zappa, il suo obiettivo è quello di smuovere il terreno in profondità e aiutarci a prepararlo per la coltivazione.

In generale, si distinguono tre categorie principali di vanga:

  • Vanga rettangolare
  • Vanga con punta
  • Vanga a rebbi (o forca da vangatura)

La scelta della vanga più adatta al proprio orto varia a seconda delle condizioni di partenza del terreno. La vanga con punta e la vanga a rebbi sono più adatte ai terreni aridi e difficili da lavorare, mentre la vanga rettangolare risponde ai bisogni degli orti già lavorati (che hanno già subito per corso di concimazione e semina di ortaggi).

In tutti i casi, è importante assicurarsi che il metallo della lama risulti sufficientemente resistente, in modo tale da poter penetrare a fondo nel terreno senza troppe difficoltà.

Come vangare il terreno

Una volta selezionata la tipologia di vanga più adatta al vostro orto, non resta che imparare ad usarla nel modo giusto.

Iniziamo dalla “profondità”, cercando di capire quanto affondo dovete andare. Generalmente, si consiglia di arrivare ad una profondità di circa 30/40 cm, in modo tale da riuscire a drenare l’acqua al meglio.

Quello che dovrete fare per iniziare davvero a vangare l’orto è piantare lo strumento in profondità, smuovere la lama e rompere le zolle di conseguenza. Sollevate la fetta di terreno e rovesciatela, procedendo un pezzo dopo l’altro. Rovesciare la zolla vi servirà a liberarvi delle piccole erbe infestanti che potrebbero nascondersi sotto lo strato superficiale, proteggendo le verdure da eventuali malattie.

Per arrivare più affondo e ridurre la fatica potete aiutarvi con il piede. Spingete con il piede sulla base della vanga per piantarla in profondità, facendo leva con le braccia per sollevare il terreno e rovesciare la zolla. Cercate di piegare le gambe nel momento in cui sollevate la vanga, così da distribuire meglio il peso ed evitare che il processo di vangatura influisca troppo sulla salute della vostra schiena.

Concimare vangando

Come abbiamo già anticipato, la vanga è uno strumento utilissimo e spesso utilizzato nel giardinaggio. L’operazione di vangatura può essere sfruttata per semplificare anche la successiva concimazione del terreno, rendendo tutto il lavoro molto più semplice ed immediato.

Una volta vangato il terreno come spiegato nel paragrafo precedente, procedete con lo spargere il concime (scegliete la categoria di compost in base al periodo e a quello che sta per succedere). Aiutandovi con una zappa, smuovete nuovamente le zolle di terreno ed incorporate il concime al meglio, così da ottenere un risultato omogeneo e morbido al tatto.

L’unione di vanga e zappa funziona sempre negli orti casalinghi e biologici, aiutandovi a prendervi cura della terra nel modo giusto. La zappa viene utilizzata seguendo le stesse indicazioni elencate per la vanga, immergendo lo strumento in profondità per poi sollevare la zolla e rovesciarla.

Anche in questo caso, è importante ricordarvi di fare attenzione alla condizioni climatiche. Evitate la pioggia e la neve, prediligendo periodi in cui il sole è protagonista della maggior parte delle giornate.

L’uso della motozappa elettrica

Negli orti di grandi dimensioni si consiglia l’uso di una pratica motozappa elettrica. Il suo compito e la funzione svolta ricordano in tutto e per tutto quello della vanga, con una riduzione significativa della difficoltà “fisica”.

La motozappa elettrica è dotata di un motore – ovviamente elettrico – che mette in azione una serie di lame ricurve. Le lame ruotano molto velocemente, penetrando nel terreno e macinanadolo finemente. Il compito dell’agricoltore è quello di guidare la motozappa lungo tutta la superficie dell’orto, facendo in modo che le lame sminuzzino tutte le zolle e smuovano il terreno nel modo giusto. L’obiettivo finale è quello di ottenere un terreno fine e pronto per semine e trapianti, con un risultato ottimale raggiunto entro un’ora di lavoro.

Così come abbiamo visto per la vanga, esistono diverse tipologie di motozappa, più o meno forti a seconda delle necessità del coltivatore. Ci sono modelli in grado di penetrare molto affondo nel terreno, mentre altre tipologie si limitano a smuovere solo lo strato superficiale.
Una grande differenza è legata anche alla tipologia di motore. Dall’elettrico possiamo passare anche alle motozappe con motore a scoppio, più pesanti e anche più inquinanti rispetto alla loro variante elettrica.

Il vantaggio principale legato all’uso della motozappa è sicuramente la velocità e la riduzione dello sforzo fisico. Rispetto alla vangatura, che richiede tempo e fatica, la motozappa è certamente più facile da usare. Tuttavia, è importante valutare attentamente il suo acquisto: vale la pena spendere di più?

Conclusioni

In questo articolo abbiamo scoperto insieme alcuni dei vantaggi principali legati al mondo della lavorazione del terreno. Nello specifico, abbiamo scoperto quando, come e perché lavorare il terreno. Abbiamo scoperto quali sono gli strumenti ideali e qual è la differenza tra una vanga manuale e una motozappa elettrica.

Ora che sapete tutto quello che c’è da conoscere sulla lavorazione e sui benefici offerti all’orto, potete procedere con più tranquillità e più sicurezza. Non sottovalutate questo passaggio fondamentale, che è fatto apposta per concedere più libertà nella fase di semina e nel raccolto successivo.

Buona fortuna!

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