Parlando della coltivazione del basilico in casa, abbiamo accennato anche all’annoso problema della luce. Senza luce a sufficienza, le piante non possono fare la fotosintesi e quindi non crescono. Gli effetti nefasti sono particolarmente evidenti su frutta e verdura degli orti domestici, che spesso soffrono di questo problema.

Per risolvere il tutto, è possibile usare delle fonti di luce artificiali, ma come sceglierle? In questo articolo ti spiegheremo quali lampade usare per le coltivazioni indoor e come.

Di quanti Lux hanno bisogno le piante?

Per capire di quante lampade hai bisogno, dobbiamo fare un piccolo excursus. Il Lux (lx) è l’unità di misura per l’illuminamento, mentre il Lumen (lm) è l’unità di misura del flusso luminoso. La prima si concentra sulla luminosità dell’ambiente, la seconda sulla quantità di luce prodotta da un oggetto. La prima varia in base alla superficie della stanza, la seconda è fissa.

Per calcolare i Lux all’interno di una stanza, devi dividere i Lumen della sorgente luminosa per i metri quadrati illuminati. Se hai creato una grow box, ovvero una piccola serra da interni con luci incorporate, il calcolo è ovviamente semplificato.

In media, una pianta ha bisogno di 21.000 Lux per crescere in salute, anche se in gran parte dei casi è meglio tenersi sopra questo valore. Considera infatti che le piante più esigenti possono richiedere fino a 50.000 Lux.

Prima di comprare le tue lampade, decidi quindi quali varietà coltiverai in casa e dove: minore è la dispersione luminosa, maggiore sarà la resa per singola lampada. Inoltre, considera anche la potenza del tuo impianto di illuminazione. Comprare una lampada molto potente serve a poco, se il tuo impianto non supporta quella quantità di Lumen prodotti.

Qual è la gradazione migliore?

Se i Lumen misurano la quantità di luce prodotta da una lampada, la gradazione considera la temperatura del colore. Si misura in gradi Kelvin (K) e, al contrario di ciò ce si potrebbe pensare, più gradi Kelvin indicano una luce più fredda.

Per le piante, la gradazione migliore cambia in base al momento dello sviluppo.

  • Fase vegetativa, luce bianco freddo tra i 4000K e i 6500K.
  • Fase vegetativa e fase di fioritura, luce giallastra da 2700K.
  • Fase vegetativa, di fioritura e di fruttificazione, luce gialla calda da 2000K

Quale tipo di luce usare nelle coltivazioni indoor

Una volta compreso di cosa hai bisogno, non ti resta che comprare le lampade. Ne esistono principalmente di tre tipi, ciascuno con i propri pro e contro.

Lampade CFL a basso consumo

Le CFL (lampade compatte fluorescenti) sono le lampade più economiche e si prestano alle coltivazioni indoor piccole. Puoi usarle su qualsiasi tipo di portalampada, sono disponibili nella versione blu da 6500K o in quella rossa da 2700K. Si prestano quindi a piante da fiore e insalate, a seconda della gradazione scelta.

Benché siano quelle che costano e consumano di meno, sono anche quelle che emettono meno luce e che durano di meno.

Lampade HID

Le HID (lampade a scarica ad alta intensità) si dividono in due tipologie:

  • MH (ioduri metallici), che producono una luce tendente al blu e più fredda;
  • HPS (sodio adl alta pressione), che producono una luce tendente al rosso e più calda.

Quando le acquisti, sono solo poco più costose delle lampade CFL e hanno una resa di gran lunga migliore. Il problema è che consumano più energia ed emettono un calore intenso; se le posizioni troppo vicine al tuo orto indoor, rischi che brucino le piantine.

Lampade a LED per coltivazione indoor

Le lampade a LED per piante garantiscono un’alta intensità e vanno bene per tutti gli orti domestici, in tutte le fasi di sviluppo. In più, sono anche efficienti sul piano del consumo energetico e non producono molto calore.

Il range di prezzo è molto ampio, a seconda dei Lumen prodotti e delle dimensioni: si va dal centinaio di euro alle migliaia. In compenso, possono durare fino a 10 anni.

Nel caso delle coltivazioni più comuni, come zucchine e pomodori, il modo migliore affinché le piante ricevano abbastanza luce rimane però uno: coltivarle in pieno campo. Se non hai un pezzo di giardino tutto tuo, non c’è problema: passa a Borgomanero (Novara) e vieni a vedere i nostri orti in affitto!


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