La cenere è uno dei concimi più classici della tradizione contadina, tant’è che ne abbiamo già parlato. Al suo interno ci sono tanto potassio e fosforo, nonché minerali e micronutrienti. Tra questi c’è anche il calcio, che rende la cenere inestimabile per alcuni ortaggi e potenzialmente dannosa per altri. Vediamo quindi quali piante concimare con la cenere e in che modo.

Con quali piante usare la cenere

La cenere contiene alti livelli di potassio, fosforo e calcio. Il fosforo favorisce lo sviluppo delle radici e la fotosintesi, mentre il potassio aiuta l’assorbimento dell’acqua; il calcio attiva alcuni enzimi ed è importante per l’assorbimento di altre sostanze.

La scelta più ovvia sarebbe usare la cenere con piante che richiedono tanto potassio e tanto fosforo, come le patate e i tuberi in generale. In realtà, però, potassio e fosforo hanno un ruolo essenziale nello sviluppo di fiori e frutti in generale. Di conseguenza, la cenere può diventare un ottimo ammendante nelle fasi di fioritura e di fruttificazione. Inoltre, puoi usarla per combattere il marciume apicale, condizione causata proprio dalla carenza di calcio.

Attento però a quali piante concimi con la cenere, perché il calcio ha un effetto collaterale: riduce l’acidità del terreno. Se il terreno è molto acido e stai coltivando piante che preferiscono un pH neutro, questa potrebbe essere una buona cosa: la cenere è un ottimo modo per alzare il pH del terreno. Lo stesso vale per piante che preferiscono un terreno leggermente basico.

E per le altre?

Con quali piante non usarla

La cenere andrebbe evitata con tutte le piante fortemente acidofile, come i mirtilli e gli altri frutti di bosco. Rischi che alzi troppo il pH del terreno, rendendolo inospitale per le coltivazioni da te scelte. Questo significa anche che la cenere da sola non è un buon concime per i pomodori, piante acidofile per eccellenza. Ciò non significa che tu non possa usarla in assoluto, ma solo nei modi che vedremo.

Ricorda inoltre che non dovresti mai eccedere con la cenere nell’orto, indipendentemente dal tipo di piante che stai coltivando. Gli eccessi di potassio e di fosforo sono dannosi quanto le carenze. Il calcio stesso, così utile per assimilare le altre sostanze, diventa un nemico se troppo. L’eccesso di calcio blocca infatti l’assorbimento di macronutrienti e micronutrienti, provocando soprattutto carenze di potassio e ferro.

Usa circa 20 kg di cenere ogni 100 mq, massimo due volte all’anno: prima della semina e a fine autunno. Il modo migliore per concimare con la cenere senza problemi, però, è usando qualche precauzione.

Precauzioni per concimare con la cenere senza problemi

La cenere è un concime prezioso ma poco completo, essendo quasi del tutto priva di azoto e di materia organica. Usarla sempre o solo da sola è quindi una pessima idea, indipendentemente dal tipo di piante. Piuttosto, può diventare un ingrediente prezioso per arricchire altri tipi di concimi naturali.

  1. Prepara un concime di cenere e caffè, ottimo per i limoni. Il caffè tende ad acidificare il terreno, combatte quindi l’azione della cenere. Inoltre, il caffè contiene l’azoto e la materia organica che manca alla cenere.
  2. Mischiala al letame. Il concetto è simile a quello visto sopra: il letame tende a ridurre il pH del terreno, contrastando gli effetti della cenere. In più, la cenere è ricca di cui il letame di vacca è relativamente povero, ovvero il fosforo e il potassio.
  3. Versala nel compost. Una spolverata di cenere nel compost ne regola l’acidità e regola quindi il processo di decomposizione. Il risultato è un compost neutro e bilanciato, ricco di tutti i nutrienti di cui le piante hanno bisogno.

Qual è la tua esperienza con la cenere? Con quali piante la usi? Faccelo sapere sulla nostra pagina Facebook e vieni a trovarci: i nostri orti in affitto ti aspettano a Borgomanero (NO), Ivrea (TO) e Masserano (BI)!


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