Nell’articolo su qual è il miglior terriccio per l’orto, abbiamo visto che non esiste una risposta universale. Ciascuna pianta ha le proprie esigenze e richiede quindi un terreno diverso. Uno dei criteri di cui tenere conto è il livello di pH, che rende il terreno basico o acido.

Una volta misurato il pH puoi cercare di modificarlo o, meglio ancora, scegliere delle piante adatte a quel terreno. Ecco perché in questo articolo vedremo quali sono gli ortaggi acidofili, ovvero che amano i terreni acidi, e come prendertene cura.

Terriccio acido: quali piante scegliere?

Si definisce il pH del terreno neutro quando oscilla tra 6 e 7. Quando il pH è tra 6 e 4, il terreno è acido: o cerchi di riequilibrarlo con della calce idratata, o scegli piante che vi si trovino a proprio agio. Sotto il livello 4 il terreno è troppo acido perché vi cresca qualcosa: non ti basterà la calce per risolvere la situazione.

Per andare più nello specifico, quali sono gli ortaggi acidofili per eccellenza? I pomodori sono sicuramente i più conosciuti; il loro terreno ideale ha un pH compreso tra 5,5 e 6, quindi leggermente acido. Vediamone altri.

  • Frutti di bosco. More, mirtilli e lamponi amano i terreni acidi. I lamponi sono i meno tolleranti, dato che preferiscono un pH di 5,5-6. Le more stanno bene in terreni con pH 5-6. I mirtilli sono in assoluto i più acidofili: per loro il pH ideale è di 4,5-5.
    Se hai intenzione di coltivare i frutti di bosco tutti insieme, crea un angolo un po’ più acido riservato ai mirtilli, se possibile.
  • Basilico. Pur accontentandosi di poco, dà il meglio di sé in terreni con pH non superiore a 6,5. Il pH minimo tollerato è 5,5, quindi leggermente acido.
  • Prezzemolo. In realtà, il prezzemolo cresce bene ovunque e non ha problemi con i terreni neutri. Se però vuoi farlo davvero felice, scegli un terriccio con pH 5-6.
  • Patate. Per coltivare le patate, accertati che il terreno abbia un pH compreso tra 4,5 e 6. Se sono patate dolci, il pH minimo si alza a 5,5.
  • Melanzane. Sono tra gli ortaggi più coltivati negli orti urbani e crescono benissimo anche in terreni neutri. Il loro terriccio ideale, però, ha un pH di 5,5-6,5.
  • Carote. Le carote sono molto tolleranti, ma preferiscono i terreni con pH 5,5-6.

Come innaffiare gli ortaggi acidofili

Gli ortaggi acidofili richiedono una cura particolare quando li innaffi: non devi usare acqua presa direttamente dal rubinetto. O meglio, lo puoi fare solo se l’acqua in questione è molto povera di calcio. Questo minerale tende infatti a ridurre l’acidità del terreno, il che non va bene per una pianta acidofila. Per innaffiare hai quindi tre alternative:

  • usa acqua piovana raccolta allo scopo;
  • lascia riposare l’acqua del rubinetto per almeno 24 ore;
  • aggiungi un prodotto decalcificante all’acqua. Li trovi online o nei vivai.

Per chi affitta uno dei nostri orti a Borgomanero, è tutto abbastanza semplice. Ogni appezzamento è infatti dotato di un serbatoio da 1000 litri nel quale tenere l’acqua da usare. Una volta riempito, puoi lasciare l’acqua a riposare o aggiungervi un additivo apposito.

Come concimare un terreno acido

Non tutti i concimi vanno bene per gli ortaggi acidofili. Ad esempio, devi assolutamente di concimare con la cenere, dato che tende a ridurre l’acidità del terreno. Se vuoi usarla, mischiala con il letame: quest’ultimo acidifica il terreno e compensa l’azione della cenere.

Spesso i concimi normali non bastano per le piante acidofile, dato che fanno fatica ad assimilare il ferro, essenziale per la fotosintesi clorofilliana. Per stimolare l’assunzione di questo elemento, usa quindi un concime arricchito con chelato di ferro, solfato di ferro e solfato ammonico. In alternativa, aggiungi uno dei seguenti ingredienti naturali:

  • lupini triturati;
  • terra di castagno;
  • compost arricchito con foglie decomposte e aghi di pino.

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