Soprattutto nel Nord Italia, è comune trovare piante di limone piene di foglie – e spine – senza fiori né frutti. In parte è colpa del clima, non proprio ideale per una pianta che ama il caldo. In parte è colpa di una cattiva concimazione. Per risolvere il primo problema, ti rimandiamo all’articolo sulle varietà resistenti al freddo. Per sapere come concimare i limoni, invece, prosegui la lettura.
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I periodi migliori per concimare
Non c’è un solo periodo per concimare i limoni, né nel Nord Italia né nel Sud Italia. Al contrario, il procedimento si ripete lungo tutto l’anno, anche con diversi tipi di concime in base al periodo e allo stadio vegetativo della pianta.
La prima concimazione è quella autunnale, che dev’essere profonda e ricca, da farsi quando la pianta è quasi in stasi vegetativa. Vanga il terreno intorno alla pianta per circa 30-40 cm di profondità, interra del buon concime organico e innaffia. Questa operazione va effettuata ogni 2-3 anni e serve per arricchire il terreno, inevitabilmente impoverito dalla pianta. Nel caso di altri agrumi, come il bergamotto, potresti dover procedere tutti gli anni.
Durante l’inverno la pianta riposa, interrompendo buona parte delle sue attività. All’arrivo della primavera ha quindi bisogno di una bella carica di nutrimento, così da riprendersi e prepararsi alla fioritura. Questa concimazione è particolarmente delicata e non andrebbe mai fatta troppo presto. Se il limone si risveglia quando fa ancora troppo freddo, infatti, rischia di incorrere in uno scortecciamento alla prima gelata tardiva.
Concima i limoni intorno ad aprile, così da favorire la fioritura. A seconda del tipo di concime, potresti dover ripetere l’operazione ogni 15 giorni o limitarti a quest’unica operazione. Dopodiché, c’è la concimazione legata al periodo della fruttificazione, da effettuare usando un tipo diverso di concime. Di nuovo, la frequenza varia dai 15 giorni ai 3 mesi, a seconda del prodotto usato.
Quali concimi usare per i limoni
In autunno ti consigliamo di usare uno di questi tre concimi:
- letame maturo;
- stallatico in pellet;
- concime organico a base vegetale, come quello di alghe o di borlanda.
La materia organica serve infatti a restituire nutrimento al suolo che, anno dopo anno, tende a impoverirsi. E durante il resto dell’anno?
La prima scelta è tra i concimi a lenta cessione e quelli a cessione rapida. I primi sono granulari: li spargi sul terreno, innaffi e li lasci agire per circa 3 mesi. Se temi di dimenticarti di concimare, sono perfetti. I secondi, invece, vanno mischiati all’acqua e dati ogni 15 giorni circa.
Per quanto riguarda la composizione, i concimi per limoni da usare in primavera ed estate devono sempre contenere ferro, spesso poco disponibile nel terriccio. In questo modo riduci il rischio che la pianta si ammali di clorosi, una malattia causata dal deficit di ferro e comune nel limone. Se compri un concime specifico per i limoni, non dovresti avere nessun problema. Stai attento se invece usi un concime generico o fatto in casa, che non è detto contenga ferro.
Le altre sostanze fondamentali per i limoni sono Azoto, Fosforo e Potassio. I limoni hanno bisogno di tutte e tre queste sostante lungo tutto l’anno; a seconda del periodo, cambia però il bilanciamento.
- La fioritura e il primo sviluppo dei frutti richiedono alti livelli di azoto, tanto potassio e poco fosforo.
- La maturazione dei frutti richiede alti livelli di potassio e molto meno azoto. Quest’ultimo tende infatti ad aumentare il numero dei frutti, che però rimangono piccoli. Il potassio aiuta invece ad avere frutti più grandi, con la buccia spessa e profumata.
- Il grande caldo estivo richiede anche alti livelli di fosforo, in modo da ridurre l’acidità dei frutti e aumentare la quantità di succo.
Prepara il tuo concime per limoni fatto in casa
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