Il radicchio è protagonista indiscusso di molte ricette della cucina italiana, il che spinge molti a coltivarli nel proprio orto. Diversi neofiti si chiedono però quando si semina il radicchio invernale, di quanto possono rimandare la coltivazione e quando possono inizia a raccogliere. In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte queste domande e di fare un po’ di chiarezza.

La semina del radicchio invernale inizia presto

In generale, il radicchio si semina tra maggio e fine luglio. Come vedi, il range è piuttosto ampio e dipende in larga parte dalle varietà da te scelte.

Nel caso delle varietà più precoci, ti puoi muovere anche a maggio e raccogliere in poco più di due mesi. Ad esempio, il radicchio rosso di Chioggia precoce è pronto a 55 giorni dal trapianto. Altre varietà precoci hanno tempi un po’ più lunghi, ma puoi comunque raccoglierle intorno a settembre.

Nel caso del radicchio invernale, la semina si concentra tra giugno e luglio. Di solito sono varietà tardive, che impiegano anche 4 mesi per svilupparsi del tutto. Per il radicchio di Chioggia invernale devi aspettare addirittura 150 giorni dal momento del trapianto, prima di raccoglierlo. Se lo semini tra giugno e luglio, quindi, puoi raccoglierlo tra novembre e inizio dicembre.

In alternativa alla semina, puoi optare per le piante pronte da trapiantare in vivaio. Molte di queste sono trapiantabili dalla fine dell’estate fino all’autunno inoltrato.

Come seminare

Puoi seminare il radicchio sia in pieno campo sia in semenzaio. Nel primo caso, interra due o tre semi per ciascuna buca, disposte a circa 35 cm l’una dall’altra. Una volta cresciute le piantine, elimina quelle più deboli per lasciare spazio alle altre. Se vuoi che le piante abbiano ancora più spazio, disponibile a zig zag tra una fila e l’altra.

Nel caso tu abbia seminato in semenzaio, aspetta che le piantine abbiano sviluppato un apparato radicale robusto e almeno 5-6 foglie. Disponile secondo i criteri visti sopra. Per alcune varietà si usa il trapianto a radice nuda, ovvero si rimuove tutta la torba che c’era nel semenzaio. Questo richiede che la pianta abbia già molte radici, dato che nell’operazione ne perderà qualcuna.

Come prenderti cura del radicchio invernale

Il radicchio invernale tollera il freddo senza problemi, come il nome potrebbe far intuire. Alcune varietà sopravvivono anche a brevi gelate, ma non vale per tutte. Di solito, il radicchio invernale smette di crescere dai 5°C in giù; se decidi di seminare o trapiantare tardi, ti conviene usare delle piccole serre a freddo.

Usa la pacciamatura per proteggere le radici dal freddo e, soprattutto, per tenere lontane le erbacce. Le erbe infestanti sono tra i nemici peggiori per il radicchio invernale e non, dato che rubano acqua e nutrienti preziosi.

Una buona pacciamatura naturale ha anche il pregio di arricchire il terreno, restituendogli parte delle sostanze di cui la pianta si nutrirà. Il radicchio ha infatti bisogno di un terriccio morbido, fertile, ricco di sostanza organica. Se vuoi che cresca rigoglioso, quindi, arricchisci il terreno con del compost prima della semina o del trapianto.

Infine, ricorda di tenere il terreno sempre umido, in estate e in autunno. Quando fa caldo, dovrai per forza di cose innaffiare più spesso. In autunno e in inverno, invece, il terreno tratterrà molta più umidità e serviranno meno irrigazioni.

Si può seminare il radicchio invernale in vaso?

Parlando dell’orto in sacco, abbiamo detto come dia il meglio di sé con le insalate. In teoria, nulla ti vieta di provare a usare questa tecnica anche con il radicchio invernale. Assicurati che le piantine abbiano a disposizione almeno 15 cm in profondità e siano distanti 15-20 cm l’una dall’altra. Preferisci inoltre varietà che si sviluppano per il lungo, che quindi hanno bisogno di meno spazio.

Se invece vuoi coltivare il tuo radicchio senza pensieri né restrizioni, punta direttamente su un orto in affitto. Avrai tutto lo spazio che vuoi per sperimentare con tante varietà di radicchio.

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