Le fave si seminano tra ottobre e aprile, a seconda della zona in cui si trova il tuo orto. La discriminante è soprattutto la temperatura media: le piante di fave sono robuste, ma le condizioni estreme possono essere comunque problematiche per loro. Vediamo come regolarti, a seconda che tu ci stia leggendo dal Nord Italia oppure no.

Il periodo di semina delle fave

Ci sono due periodi di semina per le fave in un anno, qualora le temperature lo permettano. Quello comune in tutta Italia va da febbraio a inizio a aprile; se l’inverno è particolarmente rigido, si consiglia di aspettare marzo o di usare i tunnel a freddo per proteggere le piantine. Nel caso tu stia seminando uno dei nostri orti in affitto, questo è probabilmente l’unico periodo di semina che puoi sfruttare.

Nelle zone d’Italia più calde, è possibile seminare le fave anche tra ottobre e novembre. Le fave seminate in inverno si sviluppano prima, dato che i semi cominciano a germogliare non appena smette di fare freddo e le temperature si assestano sopra i 5°C. Purtroppo, nel Nord Italia questo non è fattibile senza tunnel a freddo e protezioni.

Finché le temperature rimangono sopra lo 0°C, i semi rimangono a riposo e non succede loro niente. Il problema è quando inizia a fare più freddo: le gelate più violente congelano anche il terreno e quello che c’è dentro, semi compresi. I semi congelati si rovinano definitivamente e non sono più in grado di germogliare.

Come seminarle

Le fave vanno seminate in pieno campo, essendo dotata di radici fittonanti poco adatte al trapianto. Prima di cominciare con la semina, devi quindi assicurarti che il terreno sia stato preparato a dovere.

Le fave sono tra i pochi ortaggi che crescono anche in un terreno argilloso, a patto che sia stato lavorato. Sono infatti piante che amano i terreni umidi, anche se temono i ristagni idrici come tutti gli altri ortaggi. Per questo motivo, prima di seminare devi zappare bene il terreno e incorporare poca materia organica. Assicurati inoltre che il pH del terreno sia sopra il 5.5 e, se necessario, alzalo incorporando un po’ di cenere.

Per seminare le fave, traccia dei solchi distanti 70 cm tra loro e profondi 4-6 cm. I semi devono essere ad almeno 20 cm l’uno dall’altro, anche se la distanza può variare in base alla varietà scelta. Una volta disposti, coprili senza pressare troppo. Mantieni il terreno umido e usa la pacciamatura e/o la sarchiatura per tenere lontane le erbacce.

Come raccogliere e conservare le fave per la semina

Se desideri raccogliere le fave per la consumazione, devi aspettare minimo i primi giorni di giugno. Se hai seminato a marzo, è più probabile che la raccolta sia tra luglio e agosto. In entrambi i casi, il seme all’interno del baccello dev’essere ancora immaturo. Quando il seme completa il suo sviluppo, infatti, diventa un po’ troppo duro e meno gustoso.

Quando raccogli le fave destinate alla semina dell’anno dopo, questo principio ovviamente non vale: i baccelli devono maturare sulla pianta il più possibile. Quando raccogli le fave per il consumo, lascia alcuni baccelli sulla pianta finché questa non è quasi del tutto secca. A quel punto raccoglili e lasciarli asciugare al sole. Attento a metterli in un luogo areato e asciutto, altrimenti potrebbero ammuffire.

Una volta che baccelli e semi sono secchi, conservali in sacchetti di carta ben chiusi. Meglio ancora, procurati barattoli ermetici opachi, affinché non li raggiunga la luce del sole. Conservati nel modo giusto, le sementi mantengono la propria capacità di germinare anche per 3 anni.


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