Proprio come per i cavolfiori, i fiori sono le parti migliori dei broccoli. Verdi e carnosi, non assomigliano proprio ai mazzi profumati che si regalano a San Valentino, a meno che il destinatario non sia un amante della buona cucina. In compenso, fanno una grande figura sulla pasta, come contorno, in zuppa. Vediamo quindi quali sono i trucchi per la coltivazione dei broccoli.
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Quando si possono piantare i broccoli?
I broccoli si piantano a giugno e luglio, o comunque a inizio estate: per germinare, infatti, hanno bisogno di temperature abbastanza alte. La cosa migliore è usare un semenzaio, così da proteggere le piantine sia da improvvise folate fredde sia da insetti e uccelli.
Per seminare i broccoli, interra 2-3 semi per ciascun vasetto a pochi millimetri di profondità. Una volta che le piantine sono alte qualche centimetro, elimina quelle più deboli per fare spazio alle altre. Dopo un mese circa, le piantine dovrebbero essere pronte per il trapianto.
L’uso del semenzaio ti permette anche di effettuare dei trapianti scalari, che vadano avanti anche fino a settembre. Semini circa un mese prima del periodo previsto per il trapianto, proteggi le piantine dai picchi di caldo estivi, le trapianti in vista dell’inverno.
Le varietà precoci, che impiegano circa 60 giorni per maturare, andrebbero trapiantate tra fine luglio e agosto. Le varietà medie, che hanno invece bisogno di 70-80 giorni, andrebbero trapiantate tra agosto e settembre. In questo modo ti garantisci un raccolto abbondante e costante per tutto l’autunno.
Come prendertene cura
Le piantine di broccolo hanno bisogno di spazio: andrebbero sempre piantate ad almeno 60 cm l’una dall’altra, affinché possano svilupparsi in larghezza.
Prima del trapianto, arricchisci il terreno con del buon humus o del compost di bokashi, che non danneggiano le radici e forniscono sia nutrienti sia materia organica. Di per sé i broccoli non sarebbero ortaggi molto esigenti: in teoria, a loro basta la fertilità residua di zucchine e pomodori. D’altra parte, amano i terreni morbidi e ben drenanti.
Come già visto nell’articolo sulla pioggia nell’orto, un terreno ricco di materia organica è un terreno con una struttura migliore e che soffre meno i ristagni idrici. Questi ultimi sono il vero grande nemico del broccolo, che ha bisogno di umidità costante ma non eccessiva. Meglio quindi bagnarli un po’ meno ma più spesso, piuttosto che un po’ di più ma più raramente.
L’altro grande nemico dei broccoli sono le erbe infestanti, che rubano nutrimento alle piante. Per tenerle lontane, puoi sarchiare il terreno. Stai però attento a non danneggiare le radici, nel farlo. Meglio aiutarti con una buona pacciamatura, che disincentivi la comparsa di piante moleste e salvaguardi l’umidità del terreno. La pacciamatura può tornare utile anche in autunno, per tenere le radici al caldo.
Qual è il periodo di raccolta dei broccoli
I broccoli si raccolgono da settembre a fine novembre, a seconda della varietà e del periodo in cui li hai trapiantati. Nonostante i semi abbiano bisogno di alte temperature per germinare, infatti, le piante sono abbastanza resistenti al freddo. Nel sud Italia, la raccolta può andare avanti addirittura oltre dicembre.
Stai comunque attento: i broccoli soffrono le gelate.
Per raccogliere i broccoli devi aspettare che le infiorescenze abbiano raggiunto le loro dimensioni massime. Non aspettare troppo, però: le teste devono essere ancora sode e compatte, di un bel verde intenso. Se i fiori cominciano ad aprirsi, hai aspettato un po’ troppo.
Non tagliare tutta la pianta, ma solo la testa e parte dello stelo con le relative foglie. Fai un bel taglio diagonale, in modo da far fluire via la pioggia, e assicurati di lasciare un po’ di foglie e di nodi sullo stelo. In questo modo la pianta produrrà nuovi ricacci, più piccoli ma comunque gustosi.
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