In tutto il mondo, ci sono migliaia – milioni! – di amanti del piccante. Molti di loro decidono di coltivare i propri peperoncini nell’orto o in casa, con risultati non sempre soddisfacenti. Cosa succede in questi casi? Come rendere i peperoncini più piccanti e quali errori ne riducono la piccantezza?
Indice Argomenti
1) Scegli la varietà giusta
Sarà banale, ma l’errore più comune si verifica proprio all’inizio di tutto. Se la varietà scelta è di base poco piccante, i trucchi che seguono saranno del tutto inutili.
Se compri piante o semi in negozio, ti basta informarti prima. Se invece usi semi autoprodotti usando le tue stesse piante, assicurati che le diverse varietà di peperoncino siano ben distanziate. Se una pianta con frutti piccanti viene impollinata da una poco piccante, infatti, il prossimo anno potresti ottenere ibridi meno piccanti di quanto vorresti.
L’ideale sarebbe affiancare piante di peperoncino della stessa varietà, mettendo quelle meno forti da tutt’altra parte.
2) Concima, ma non troppo
La concimazione è una fase essenziale ma anche delicata, che influenza profondamente la salute della pianta e la sua produttività. Nel caso dei peperoncini, determina anche il grado di piccantezza dei frutti.
Dopo una concimazione di fondo standard, evita di concimare ulteriormente le piantine; intervieni solo se noti delle carenze nutrizionali. I peperoncini vanno concimati solo quando incominciano a fiorire e a produrre frutti, per stimolarne lo sviluppo.
I concimi consigliati sono poveri di azoto, che stimolerebbe soprattutto la produzione di rami e foglie. Contengono invece fosforo e potassio, importanti per la produzione di fiori e frutti. In commercio si possono trovare concimi con formule concepite appositamente per i peperoncini.
3) Usa i sali di Epsom
“Sali di Epsom” è il nome popolare del solfato di magnesio, un sale usato sia nel giardinaggio sia nella cosmesi. Serve per correggere le carenze di magnesio e zolfo; inoltre, stimola l’assorbimento dei nutrienti già presenti nel terreno e aiuta la produzione di clorofilla.
Per usare i sali di Epsom nella cura delle piante, basta scioglierne 2 cucchiai in 1 litro di acqua e innaffiare. Ripeti una volta al mese, non di più: l’eccesso di magnesio può essere dannoso quanto la sua carenza, per le tue piante.
4) Fornisci loro 10-12 ore di luce diretta
I peperoncini hanno bisogno di minimo 6 ore di luce diretta al giorno. L’ideale sarebbe fornire loro 10-12 ore di luce diretta al giorno, evitando però le ore più calde della giornata. In questo modo le piante crescono più in fretta, i peperoncini maturano meglio e diventano anche più piccanti.
Se i tuoi peperoncini sono poco piccanti, quindi, controlla quanta luce ricevono. Può darsi che sia un problema di esposizione o che ci siano altre piante che li coprono per parte del giorno. Se li stai coltivando in casa, valuta l’acquisto di una lampada per piante.
5) Innaffiali poco
Quando i peperoncini iniziano a maturare, innaffia le piante lo stretto necessario per non farle morire. Aspetta che i frutti siano formati, però, altrimenti otterrai l’effetto opposto.
La sete mette la pianta sotto stress e stimola così la produzione di capsaicina, un composto chimico che le piante producono per difendersi dai possibili predatori. Nei peperoncini, la capsaicina regola il livello di piccantezza: più ce n’è, più il peperoncino è piccante.
Se le tue piante di peperoncino sono rigogliose ma i frutti sono poco piccanti, è probabile che tu le stia innaffiando troppo.
6) Lasciali sulla pianta fino all’ultimo
Infine, aspetta sempre prima di raccogliere i peperoncini dalla pianta. L’ideale è lasciarli sui rami finché non diventano del tutto rossi e morbidi al tatto. Se il frutto è ancora duro, significa che è acerbo e che deve maturare ancora un po’.
I peperoncini maturi contengono livelli di capsaicina più alti rispetto a quelli acerbi e, di conseguenza, sono più piccanti. Ricordalo anche nel caso tu voglia preparare piatti come i peperoncini ripieni, per i quali è meglio usare peperoncini un po’ più acerbi e quindi meno piccanti.