Checché se ne dica in giro, non bisogna dare zucchero alle piante: niente zollette seppellite nel vaso, niente acqua zuccherata per innaffiare, niente stelline di zucchero sparse tra i rami. Salvo casi particolari, le piante non hanno bisogno di zucchero da cucina; anzi, un cucchiaino di troppo potrebbe addirittura ucciderle.

Scopriamo quando e se usare questo trucco della nonna e da dove nasce.

Lo zucchero fa bene alle piante?

Come detto sopra, non ci sono prove scientifiche che lo zucchero faccia bene alle piante. In compenso, c’è abbondanza di prove del contrario: innaffiare le piante con acqua zuccherata può accorciare notevolmente la loro vita. Tranne in qualche caso particolare.

Se hai una pianta in fin di vita, innaffiarla con acqua zuccherata può darle l’energia necessaria per sopravvivere. Inoltre, lo zucchero potrebbe stimolare l’attività dei microrganismi buoni presenti nel terreno, dando il via a un circolo virtuoso.

Quando una pianta sta male, infatti, non è in grado di produrre gli zuccheri necessari per la propria sopravvivenza. A quel punto, potrebbe valere la pena di darle un aiutino esterno. Occhio a non usare questa “tecnica” su appena trapiantate, però.

Lo stress da trapianto è una condizione temporanea che si risolve da sola. Dare dello zucchero a una pianta attena trapiantata non solo non la aiuterebbe, ma potrebbe peggiorare le sue condizioni di stress.

Di quale zucchero hanno bisogno le piante?

Va detta una cosa, però: il mito dello zucchero alle piante ha un fondamento di verità, anche se un po’ travisata.

Quando eseguono la fotosintesi, le piante producono tutti gli zucchero necessari per la loro sopravvivenza. Ecco perché le piante muoiono, se lasciate al buio per troppo tempo. Secondo il famoso rimedio della nonna, quindi, dare zucchero alle piante dovrebbe semplificare il processo e fornire loro un surplus di cibo. Vanno considerate due cose, però:

  1. troppo cibo fa male a piante ed essere umani, come visto nell’articolo dedicato all’eccesso di concime;
  2. lo zucchero prodotto dalle piante è diverso dallo zucchero da cucina.

Le piante producono glucosio, un monosaccaride diffuso in natura. Lo zucchero da cucina è invece un polisaccaride composto da glucosio e fruttosio, molto più complesso rispetto al prodotto della fotosintesi.

Quando una pianta sta morendo anche per la carenza di glucosio, un po’ di zucchero potrebbe salvarle la vita. Il condizionale è d’obbligo, dato che deve separarlo dal fruttosio di troppo e non è scontato che ci riesca.

I rischi dell’acqua zuccherata

Il grande problema dell’acqua zuccherata è proprio questo eccesso di cose buone e/o inutili. Le piante hanno bisogno di zucchero per vivere, è vero, ma hanno anche bisogno di sale; sappiamo tutti cosa succede alle piante, se diamo loro acqua salata.

Innaffiare le piante con acqua zuccherata innesca un processo di osmosi inversa simile a quello dell’acqua salata, anche se meno marcato. La pianta non ha bisogno di così tanto zucchero, dato che lo produce già da sé. Lo zucchero che rimane nel terreno inizia quindi ad assorbire l’acqua intorno a sé, rubandolo alle radici della pianta.

Una singola innaffiatura non è un problema. Continuando a innaffiare la pianta con acqua e zucchero, però, aumenti il rischio di innescare il processo e di uccidere la pianta; se la pianta ha già un problema di malassorbimento, significa condannarla a morte certa.

In aggiunta a questo, vanno considerate le conseguenze sugli insetti che abitano il terreno. Lo zucchero potrebbe attrarre formiche, afidi e altri organismi dannosi per le piante.

Zucchero sì o zucchero no?

Non dare zucchero alle piante, a meno che non siano fiori recisi o piante quasi morte per l’assenza di luce. Anche in quei casi, preferisci fertilizzanti ad hoc e tieni lo zucchero da cucina come ultima risorsa.

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